Il colloquio con lo psicologo
Del colloquio con lo psicologo si sa molto poco ed è fondamentale portare alla conoscenza di tutti cosa sia al fine di smussare lo stigma della figura dello psicologo che nella nostra società subisce ancora molti strascichi di tabu’ e soprattutto aiutare molte persone in difficoltà che hanno estremamente bisogno di questa figura professionale.
Lo psicologo è una figura alla quale dovrebbero attingere tutti e non solo per problematiche importanti quali la separazione, un lutto, una malattia, un abuso, un incidente, dell’ansia generalizzata, attacchi di panico, ma anche per estrapolare quelle risorse che ognuno ha dentro di see tirarle fuori per poter gestire al meglio la propria quotidianità.
Il colloquio con lo psicologo spesso desta delle paure o dei timori, ma non deve spaventare in quanto può essere semplicemente una presentazione che la persona fa di se stessa, del suo particolare modo di utilizzare la propria mente, la propria persona ed i propri agiti all’interno della propria storia di vita.
In molti casi il colloquio può avere una risonanza emotiva, in special modo se è la prima volta che ci contatta un professionista, in altri può essere un esame obiettivo.
Il colloquio è un momento molto importante, di solito, ha un obiettivo generale, che deve essere ben chiaro, ed altri fini particolari ed è lo strumento d’elitè che utilizza lo psicologo per comprendere la mente del paziente.
Questo incontro si caratterizza per la presenza di due persone in cui lo psicologo che lo conduce deve mettere in atto un proprio stile personale che deve andare a promuovere una fiducia.
Lo psicologo deve fondere la propria tecnica personale con la tecnica del colloquio riuscendo ad elaborare uno stile comunicativo che possa consentire al paziente di sentire che di fronte ha una persona che lo accoglie e lo ascolta e soprattutto non lo giudica.
Dr. ssa Alessia Micoli
Psicologa Criminologa