PUNTO Roma, diocesi-Campidoglio-Regione Lazio siglano ‘Alleanza’ per gli svantaggiati

Di Maria Elena Ribezzo

Città del Vaticano, 12 giu. (LaPresse) – Dalla crisi, per chi nella Capitale fatica ad arrivare a fine mese, nasce una nuova opportunità. Si chiama ‘Alleanza per Roma’ e l’ha lanciata la diocesi, su mandato del vescovo, Papa Francesco, in collaborazione con la Regione Lazio e il Campidoglio per sostenere ha chiesto il Pontefice “coloro che rischiano di rimanere esclusi dalle tutele istituzionali e che hanno bisogno di un sostegno che li accompagni, finché potranno camminare di nuovo autonomamente”.

Il protocollo parte dal Fondo Gesù Divino Lavoratore, lanciato con uno stanziamento di un milione di euro dalla diocesi, al quale hanno aderito la Regione e il Comune, entrambi con 500 mila euro.
Questa cifra iniziale verrà incrementata con altre partecipazioni e con campagne di raccolta fondi, e andrà a sostenere i nuclei familiari (circa 1.800) che, a causa dell’emergenza Covid, non riescono a mantenere un livello dignitoso e accettabile di vita. Ma si vogliono attivare anche percorsi di accompagnamento e promozione sociale, in cui ognuno possa sentirsi protagonista della rinascita della comunità.

In questa situazione critica, della quale risentono i più fragili, “ognuno è stato chiamato a fare la sua parte”, osserva il cardinale vicario, Angelo De Donatis. Per questo ha coinvolto anche le parrocchie, gli istituti e gli ordini religiosi, le associazioni, i movimenti del volontariato cattolico e laico che “hanno dato prova di grande generosità”. Anche le istituzioni, riconosce il vicario, “hanno compiuto grandi sforzi nell’emergenza per non far mancare a nessuno i beni di prima necessità e altre forme di sostegno”.
Un’alleanza che per il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, è  un'”ancora di salvezza”, per chi rischia di non farcela. “È molto importante che avvenga in spirito di concordia in questo momento – osserva – in cui vogliamo dimostrare che siamo una comunità forte, compatta, unita”, spiega. Il punto, ora, è “evitare che le paure si trasformino in rabbia. Dobbiamo parlare alle paure e trasformarle in speranza e fiducia”. Quindi, il governatore lancia un appello: “Guai a pensare che l’obiettivo è tornare al pre-virus. Occorrerà tanta immaginazione, dovremo costruire un modello di società migliore di quello che ci siamo lasciati alle spalle, che lasciava indietro tante persone”.
“Abbiamo capito che dovevamo cambiare le abitudini, molti hanno perso il lavoro. Molti hanno perso la speranza di tornare a lavoro”, commenta la prima cittadina, Virginia Raggi, orgogliosa di prendere parte a un “gesto concreto in favore degli ultimi”.

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