SVIMEZ “LAZIO PRIMA NELL’INDICE DI INNOVAZIONE A LIVELLO EUROPEO”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Lazio e’ una regione di frontiera e ha vissuto, nella fase d’Oro della Cassa del Mezzogiorno, il
passaggio dalla infrastrutturazione all’industrializzazione vera e
propria” Lo ha sottolineato il Presidente SVIMEZ, Adriano Giannola, intervenendo alla presentazione del libro di Stefano
Palermo “La Cassa per il Mezzogiorno nel Lazio.
Strategie per lo sviluppo di un’economia di frontiera (1950-1993)”
(Soveria Mannelli, Rubbettino, 2019), organizzata dalla SVIMEZ.
Nel corso di una diretta streaming sul canale Facebook della
Associazione, Giannola ha messo in evidenza che la Golden Age è stata importante perche’ per la prima volta in quel periodo si è creata una forte convergenza tra Nord e Sud nel processo di
industrializzazione del Sistema Paese. Obiettivo poi non più centrato nella successiva fase d’Argento, “io la definirei di
bronzo” ha chiosato Giannola. Il Direttore SVIMEZ Luca Bianchi ha messo in evidenza un aspetto molto rilevante e poco noto: “il
Lazio e’ attualmente al primo posto tra tutte le regioni italiane nell’indice di innovazione a livello europeo”.

L’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Paolo Orneli ha spiegato che il Lazio e’ una “regione amica di chi vuole investire
e vanta un patrimonio incredibile di siti ex industriali da riutilizzare, come e’ stato fatto anche recentemente nel caso di uno stabilimento ex farmaceutico a Latina nato ai tempi della Cassa del Mezzogiorno”. Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico
Gian Paolo Manzella ha snocciolato il patrimonio della Cassa del Mezzogiorno nel Lazio, fatto di grandi imprese che furono a
partecipazione statale, la Fiat di Cassino, molte aziende internazionali, in definitiva una tradizione industriale strettamente collegata oggi alla ricerca e all’innovazione.
“Dobbiamo fare nel Lazio una politica che premi la filiera – propone Manzella – in quanto proprio dal rapporto tra grande e
piccola impresa si crea un forte valore aggiunto”. Maria Ludovica Agro’, esperta di Politiche di Sviluppo, gia’ Direttore Generale
dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, ha a sua volta ribadito che la Cassa del Mezzogiorno ha avuto una classe dirigente di spessore che fu in grado di pilotare il Sud verso una netta riduzione dei divari.Era presente al confronto l’autore Stefano Palermo, che ha illustrato le linee direttrici del volume. Ha concluso Giuseppe Di Taranto, Professore Emerito di Storia Economica alla Luiss di Roma: “Il libro di Palermo illustra bene luci e ombre dell’intervento straordinario – fa notare Di Taranto – e ne vengono fuori piu’ le luci che le ombre. La Cassa fu creata anche da professori di livello internazionale, un patrimonio di esperienze di prim’ordine”.

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