CORONAVIRUS: CONFAGRICOLTURA, NECESSARI ALMENO ALTRI 200MILA BRACCIANTI
Roma, 7 mag. (Adnkronos) – “In questa stagione abbiamo bisogno di almeno altri 200mila operai, in aggiunta ai 900mila occupati stabilmente”. Lo afferma al Messaggero il presidente di
Confagricoltura Massimiliano Giansanti, precisando che sia “l’ortofrutta, che la viticoltura e la zootecnia, sono in sofferenza,
specialmente in Emilia Romagna, Veneto, Campania, Puglia e Sicilia”.
Per Giansanti, la causa della crisi del settore è da imputare al lockdown, che ha chiuso alla possibilità che i braccianti, provenienti
dal Nord Africa e dall’Europa dell’Est, possano tornare come ogni anno
a lavorare per le aziende agricole che già conoscono. “Diversamente
hanno fatto invece – sottolinea – Germania e Gran Bretagna, organizzando voli diretti e controlli sanitari in partenza e in
arrivo”. “Senza entrare nel merito (politico) della regolarizzazione degli immigrati clandestini, bisogna contrastare il caporalato che oltretutto danneggia gli imprenditori onesti”.
Quanto alla difficolta di reperire manodopera locale al sud, Giansanti
sottolinea il fatto che “a fronte di 750 euro di reddito di cittadinanza, molti preferiscono non lavorare per una paga base che
che è di 850 euro”. Sottolinea poi che “produrre non vuol dire fare anche reddito, dato che la situazione per l’export è drammatica e dobbiamo garantire l’autosufficienza alimentare, aumentare la capacita produttiva di beni primari, non solo la qualità, essere autosufficienti rispetto all’estero”.