18 anni: ci (Ei) fu il 5 maggio

Ricordo tutto benissimo. Era domenica e avevo appena pranzato a Formia. Sapevo che in quella giornata l’Inter avrebbe vinto lo scudetto dopo 14 anni da quello dei record del grande Trap. Aveva da affrontare la Lazio all’Olimpico, senza ulteriori velleità, bastava un pareggio per godere della gioia dello scudetto. Addirittura i tifosi della Lazio, gemellati con quelli nerazzurri, tifavano per gli avversari. Era mia abitudine ascoltare le partite grazie alla mitica “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” oppure in qualche club in tv. Decisi di non farlo quella domenica, perché da juventino, avrei guardato con simpatia la vittoria di chiunque, ma non quella di una costantemente polemica Inter. Me ne andai a leggere in veranda e davanti a me il mare reso luccicante da un sole estivo. Una vocina iniziò ad insistere e mi diceva: «accendi la radiolina, accendila».

La accesi, ascoltai incredulo, ascoltai travolto dalla sorpresa dalla metà dei primi tempi al novantesimo minuto. Gustai secondo dopo secondo quello scudetto. Bellissimo. La Lazio vinse 4-2 in doppia rimonta contro i nerazzurri imbambolati. Juventus Campione d’Italia. Il calcio è come quel mare: sconfinato, imprevedibile, bellissimo.

nictav

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