CORONAVIRUS. D’INCÀ: CI SONO ANCORA 104MILA CONTAGIATI IN ITALIA, PRUDENZA

(DIRE) Roma, 30 apr. – “C’e’ sempre un rapporto diretto del ministro Boccia con le Regioni. Queste ordinanze regionali creano
grande confusione. I Dpcm hanno dato date e indicazioni e questo dopo un confronto diretto. L’atteggiamento che viene dalle
regioni del centro destra e’ incomprensibile. Tutto e’ nella loro liberta’, ma ci vuole senso di responsabilita’, alcuni passi in
avanti dettati dall’appartenenza politica o dal protagonismo da parte di tutti deve essere calmierato. Invito alla responsabilita’ comune.

Questo atteggiamento crea problemi ai cittadini che non sanno cosa fare. Arriveranno delle specifiche sulle indicazioni e su cosa fare il 4 maggio. Invito tutti alla prudenza. Davanti ad una malattia del genere che ha ancora oltre 104mila contagiati nel nostro paese ci vuole prudenza. A livello europeo fanno tutti i nostri passi. Forse la Germania e’ un po’ piu’ avanti ma gli altri ci stanno seguendo. Non perdiamo i risultati per strada. Il decreto aprile contiene 55 miliardi di euro quindi ritarda perche’ va verificato e controllato perché tutto possa andare al meglio perche’ ogni singola risorsa arrivi ai cittadini: i soldi alle partita Iva, la cassa integrazione le garanzie nei confronti delle aziende, rimettere in moto il sistema economico del nostro paese”. Cosi’ Federico D’Inca’, ministro per i rapporti con il Parlamento, poco fa all’interno di Radio anch’io, condotto da Giorgio Zanchini.

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