CORONAVIRUS, PROCACCINI: “BLOCCO NAVALE E STOP ALLE ONG PER EVITARE SBARCHI DI MIGRANTI, A RISCHIO SALUTE E SICUREZZA. INDAGINE SU RAPPORTI TRA CINA E OMS”
17 APRILE – “Istituzione di un blocco navale al largo delle coste libiche che impedisca nuove partenze di migranti irregolari; adozione di misure giuridiche per dissuadere le ONG dal lanciare nuove operazioni di salvataggio nel Mediterraneo; condanna di ogni tentativi da parte di paesi terzi di usare la pressione migratoria per i propri vantaggi politici. La migrazione incontrollata da paesi terzi potrebbe rappresentare, infatti, un rischio reale per la sicurezza e la salute. Abbiamo inoltre chiesto un’indagine imparziale sui legami tra la Cina e l’OMS, in particolare riguardo l’utilizzo acritico da parte di quest’ultima della propaganda cinese nei loro comunicati ufficiali, e un’indagine a livello UE sull’origine del coronavirus e sulle possibili responsabilità del governo comunista cinese per quanto riguarda la diffusione del virus.
Sono queste, in sintesi, alcune delle più importanti proposte contenute nella risoluzione che abbiamo presentato oggi come gruppo ECR al Parlamento europeo, in alternativa alla risoluzione finale sull’emergenza COVID-19 votata in aula ”.
Lo afferma l’europarlamentare di FDI Nicola Procaccini, coordinatore dell’ECR nella commissione LIBE (Libertà civili, Immigrazione, Interni, Giustizia) del Parlamento Europeo, che aggiunge:
“Come gruppo di FDI-ECR non abbiamo votato il documento proposto dalla maggioranza perché, oltre a confermare la nostra ferma opposizione al MES, in esso sono contenute argomentazioni che nulla hanno a che fare con l’emergenza in atto e che lo hanno trasformato in mero documento di strumentalizzazione politica. E’ il caso della ideologica criminalizzazione dei governi democraticamente eletti di Polonia e Ungheria, una campagna furiosamente politica ancora più ingiusta se calata a forza nell’emergenza sanitaria ed economica che stiamo vivendo. Come coordinatore della Commissione LIBE ho ritenuto importante sottolineare la necessità di prevenire nuovi arrivi di migranti irregolari, in particolare sulle isole greche, dove la situazione è già critica e la diffusione del coronavirus potrebbe già essere fuori controllo. Nuovi arrivi di migranti potrebbero compromettere gravemente la capacità dei sistemi sanitari degli Stati membri, che sono già soggetti a forti pressioni”.