CORONAVIRUS. ZINGARETTI INCONTRA SINDACATI E AZIENDE: LINEE GUIDA PER RIAPRIRE “GARANTIRE DISTANZIAMENTO SOCIALE, COMUNI RIVEDANO NORME SU OSP”
(DIRE) Roma, 14 apr. – Distanziamento sociale, lavoro e consumo in sicurezza. Sono le tre parole d’ordine del tavolo costruito
dal governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, insieme a sindacati, parti datoriali, esercenti, sindaci e associazioni per
immaginare come fare ripartire il Lazio dopo il 3 maggio.
“Abbiamo convocato tutte le associazioni datoriali del mondo delle imprese, dei sindacati, l’Abi Lazio, circa 20 associazioni,
l’Anci e’ una rappresentanza di sindaci per cominciare a discutere sulla fase che ci sara’ da dopo il 3 maggio sulle riaperture, con l’obiettivo chiaro che la riapertura dovra’
avvenire con la massima sicurezza di chi produce e con la massima sicurezza per chi consuma- ha detto Zingaretti dopo l’incontro- È evidente che anche quando ci saranno le riaperture queste
avverranno in fabbriche ed esercizi commerciali che non potranno
essere gli stessi della fase precedente all’esplosione del Covid ma avverranno in fabbriche ed esercizi commerciali che dovranno organizzarsi in una realta’ che, fino a quando non ci sono sara’
il vaccino, sara’ una situazione particolare”.
La Regione ha messo sul tavolo una traccia di lavoro: “Insieme allo Spallanzani offriremo delle linee guida per la sicurezza: ad esempio l’utilizzo del plexiglass per costruire nei locali commerciali dei divisori tra chi sta in cassa e chi sta fuori,
l’obbligo del disinfettante per la pulizia delle mani, probabilmente il contingentamento degli ingressi. L’indicazione
che abbiamo dato per le pmi e le fabbriche e’ organizzare per ogni comparto produttivo degli accordi sindacati-imprese sul tema
della sicurezza nei posti di lavoro. Vogliamo arrivare al giorno del superamento del lockdown in una situazione in cui si inizi in
sicurezza. Per questo non abbiamo aperto le librerie, perche’ nel dpcm di venerdi’ erano previste alcune raccomandazioni che
richiedono una riorganizzazione degli spazi di produzione. arrivare al 3 maggio con il massimo della rete produttiva e di distribuzione pronta ad essere efficiente”.
Con una avvertenza: “Anche quando ci sarà la riapertura, nessuno si illuda che il tema del Coronavirus sarà superato: andra’ affrontato mettendo in campo al massimo delle misure di sicurezza per tornare a delle abitudini ma in condizioni di sicurezza diverse”. Per favorirle, tra le alte cose, “chiederemo ai sindaci di rivedere le norme sull’occupazione di suolo pubblico sui tavoli
di ristoranti e bar perche’, pur pagando il dovuto, si deroghe. È evidente che il consumo all’aperto, seduti e dentro le regole, sara’ meno a rischio- ha spiegato Zingaretti- Anche quando riapriranno le attivita’, le regole del distanziamento sociale rimarranno come un faro per riorganizzare
la nostra vita e quindi e’ presumibile che quando ci sarà il consumo da seduti ci sara’ un rapporto metri quadri/clienti che
andra’ rispettato e stiamo studiando come non produrre eccessivi danni a chi, riaprendo la propria attivita’, potra’ farlo
mantenendo norme di distanziamento sociale. Immaginiamo che sara’
importante garantire a determinati esercizi la possibilita’ di mettere anche i tavoli fuori, al di la’ dei metri quadri del proprio locale. Nei bar ci dovranno essere delle regole di
contingentamento di ingressi e degli spazi”.
Dalla Regione ai primi cittadini non arrivera’ una imposizione ma “un invito a prendere in considerazione il fatto di permettere alla ristorazione di potersi riprendere e di valutare che,
soprattutto nel periodo estivo, un tipo di ristorazione all’aria aperta da’ garanzie sicurezza superiori che non al chiuso. Ogni
comune sara’ libero di dare una risposta. Dovremo riorganizzare le nostre citta’, noi daremo delle regole guida poi ogni sindaco
le applichera’ nel proprio territorio le soluzioni migliori perche’ questo diventi nuovamente fruibile e competitivo”.
Allo stesso modo “quando riapriranno i negozi o i grandi magazzini dovremo trovare formule che permettano il rispetto delle regole, perche’ se ci ammassiamo tutti in un negozio ricominciamo da capo. Invece dobbiamo cominciare a ragionare, come accade nei supermercati, su come le norme di distanziamento sociale vengano garantite per convivere col virus ma non fare fallire tutti i negozi”.
Norme di sicurezza anche nel settore dei trasporti: “Proporremo divisori in plexiglass nei taxi perche’ aiuta di molto la sicurezza sia di chi guida il taxi sia di chi lo prende”.
“Questo e’ l’oggetto della discussione che si sta aprendo con gli esercenti e le forze del lavoro, per trovare la migliore
soluzione ed evitare che quando si riapriranno le attivita’ ci si trovi in situazioni di difficile gestione” e “giovedi’ il
vicepresidente Leodori vedra’ le Camere di commercio delle province per avviare questa discussione e per farci trovare
pronti quando riapriranno i locali”.
Zingaretti e’ rimasto positivamente colpito dal “protocollo sottoscritto da sindacati e FCA che permettera’ a quella fabbrica
di riprendere in piena sicurezza degli operai. Quello e’ un modello che nelle fabbriche si dovra’ seguire, allo stesso modo
negli esercizi commerciali e artigiani dovranno stilarsi dei protocolli e le Camere di Commercio stanno pensando ad adesivi da mettere fuori gli esercizi commerciali per dire ‘questo esercizio osserva le norme di tutela di distanziamento sociale previste'”.
La partita e’ appena cominciata e “da domani partiranno i tavoli di concertazione tra sindacati e imprenditori, associazioni del commercio e sindacati del mondo del commercio per vedere come alcune regole indispensabili per la sicurezza dei
lavoratori e di chi consuma vengano rispettate”.