CORONAVIRUS: DAL CAR DI ROMA OLTRE 300KG DI FRUTTA E VERDURA PER PERSONE IN DIFFICOLTA’
La consegna alla parrocchia SS. Martiri dell’Uganda, che rientra
nel circuito de “Il Cibo Che Serve” delle ACLI di Roma
Roma, 3 apr. (Adnkronos) – Questa mattina presso la parrocchia SS.
Martiri dell’Uganda, in via Adolfo Ravà 31, a Roma, il Centro
Agroalimentare di Roma (Car) ha consegnato al parroco, don Luigi
D’Errico, circa 320 kg di frutta e verdura, raccolti grazie alle
donazioni degli operatori del Car. Un quantitativo che corrisponde a
circa 1500 porzioni medie. La consegna è avvenuta con la
collaborazione delle Acli di Roma, che sostiene la parrocchia
attraverso il progetto di recupero delle eccedenze alimentare ”Il
Cibo Che Serve”. A trasportare la merce è stata l’azienda logistica
Consetra.
La frutta e la verdura raccolte verranno utilizzate dalla parrocchia
per aiutare le famiglie povere della zona alle quali viene
settimanalmente offerto un pacco alimentare, per sostenere gli ospiti
delle case famiglia ”Rifugio per Agar” dedicata a donne e bambini
vittime di maltrattamenti e di ”Casa Betlemme” per famiglie, e per
dare una mano alle persone che vivono nell’occupazione di viale del
Caravaggio. “Un gesto – spiega Walter Giammaria, presidente del CAR –
che assume una grande significato in questo momento storico durante il
quale tante famiglie non riescono nemmeno a comprare il cibo da
mettere a tavola. Un obiettivo raggiunto grazie alla grande generosità
degli operatori del CAR che da sempre sono in prima linea per le
donazioni a chi è più fragile”.
“L’iniziativa – aggiunge Fabio Massimo Pallottini, direttore generale
del Car – fa parte di un percorso che il Car ha intrapreso da oltre 2
anni con molte realtà del volontariato dalle Acli di Roma, che oggi
sono qui con noi, alla Caritas alla comunità di Sant’Egidio e al Banco
Alimentare. Un vero proprio circolo virtuoso che ci ha visto alleati
per sostenere gli ultimi della nostra città”. ”Insieme al Car –
commenta Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia –
cerchiamo sempre di essere in prima linea per aiutare gli ultimi, i
più poveri. La donazione di oggi è sicuramente un aiuto concreto, che
raggiungerà le tavole di tante persone, ma anche un gesto dal forte
valore simbolico, perché vogliamo lanciare un segnale di speranza per
uscire da questo momento buio che stiamo attraversando, far vedere che
la solidarietà non si ferma e lanciare un messaggio per dire che il
bene è contagioso, ed è questo il contagio che vogliamo, per cercare
di sconfiggere quello del Covid-19”.