#IORESTOACASA: Cosa pensano i Minori d’età?

Il 21 Marzo 2020 un nuovo Decreto del nostro Governo ha comunicato, a tutta la Nazione, ulteriori misure straordinarie.
L’emergenza Covid-19 aumenta e la stretta verso provvedimenti, a tutela della popolazione, si fa sentire sempre più.
Ma ci stiamo chiedendo cosa ne pensano i nostri bambini e bambine, i nostri ragazzi e ragazze?
In nessun Decreto vengono citati.
Sembrano quasi scomparsi, chiusi, isolati per l’intero giorno, h24, all’interno delle proprie abitazioni, nelle loro camerette.
E mentre i giorni passano, e forse si avvicinano le date di “conclusione” di questa quarantena protettiva, oramai metabolizzata anche da loro, e attendono fiduciosi ed ansiosi il ritorno alla “normalità”.
Ebbene, si parla tanto su cosa dobbiamo fare noi adulti, noi genitori.
Senza dubbio punto di riferimento e di esempio fondamentale per i nostri figli.
Ma cosa dovremmo fare realmente? Prepararli all’incognita?
All’attesa in buon ordine senza dubbio.
Prepararli senza alcuna reale indicazione oppure lasciarli alla loro illusione?
Da moltissimi giorni non vedono più i loro compagni di classe, i loro amici
dello sport, dei diversi gruppi di incontro importanti per questa età.
Non hanno più quel rapporto interpersonale privilegiato con la seconda agenzia educativa per eccellenza: la scuola, i docenti.
Improvvisamente un muro divisorio si è innalzato tra loro ed il resto del quotidiano vivere.
Per il bene della propria salute, e di quella altrui, si ovviamente e su questo non si discute.
Ma cosa stanno provando?
Come immaginano il futuro? Quali le paure più radicate?
Molteplici sono le domande che dovremmo porre a noi stessi in primis, e ai nostri figli, garantendo loro un vero e proprio spazio di Ascolto e Comprensione.
Profonda è la nostalgia inespressa dei minori d’età.
Ed evidente è anche la paura che spesso si manifesta proprio attraverso i loro lunghi silenzi.
Le domande più frequenti dei più piccoli, che emergono in questi giorni, è spesso la stessa: ” se si ammalano mamma e papà, noi con chi stiamo? “.
Chi si sta davvero occupando delle loro paure?
Chi sta rispondendo alle loro domande in modo concreto?
In stand-by stanno procedendo le loro vite, talvolta affacciati ad una finestra per un po’.
Altre alla ricerca dei nostri sguardi rassicuranti.
Altri ancora, nello smarrimento più totale di aver già perso un genitore che l’orribile virus ha divorato.
Si sentono sconfitti, annientati.
È un’esperienza incredibile quella che stanno vivendo per questo è importante ascoltare la loro voce.
Tutto quello che stanno vivendo oggi, agli arbori delle loro giovani vite, lo porteranno con se per il resto dei loro anni di crescita.
Da quando questa reclusione forzata è iniziata qualcosa in loro è mutato.
Mutamenti che fanno piangere il cuore perché ci rendiamo ben conto che oltre ad una accogliente consolazione, nei momenti di sconforto, ed una nuova quotidianità offerta, altro non possiamo fare, altro non possiamo dare.
Dinanzi al “RESTATE A CASA”, che oramai ognuno ha acquisito come slogan, i Minori d’età sono scomparsi.
Ci osservano, osservano ogni passaggio di questo momento storico.
Ne sono, e saranno, i testimoni più lucidi ed attenti di quanto noi possiamo immaginare e sapere.
Sono gli unici che hanno cercato di mantenere la calma, che non hanno utilizzato i Social Media e Social Network per creare confusione, allarmismi.
Social e piattaforme inondate di pattumiera informativa, pertanto di disinformazione, e di testimonianze fake o dal sapore assurdo e ridicolo.
No non lo hanno fatto, loro di tutta questa disumana vicenda ne hanno colto il lato più essenziale.
Sono valorosi combattenti in silenzio, sono i nostri ragazzi.
Basta consigli, basta utopie.
Ascoltiamoli!

Dott.ssa Monica SANSONI
Criminologa Investigativa e Criminalista Linguistica Forense

FullSizeRender

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *