CORONAVIRUS: BELLANOVA “AZIONE EUROPEA COMUNE, NO DIVISIONI”
ROMA (ITALPRESS) – “Coraggio e visione”. Sono state queste le parole chiave dell’intervento della ministra Teresa Bellanova nel corso del Consiglio Agrifish in corso questo pomeriggio in modalita’ videoconferenza.
Coraggio “per mettere in campo azioni mai immaginate”. Visione “per portare l’Unione europea oltre questo momento drammatico”.
“Oggi” ha esordito Bellanova, “la priorita’ e’ sicuramente salvare vite umane, proteggere i nostri sistemi sanitari, assicurare cure
per i cittadini. Ma la diffusione del COVID-19 ci riguarda anche sul versante alimentare, perche’ tutti abbiamo bisogno di cibo,
sano e sicuro”. E ancora: “In queste settimane abbiamo vissuto drammi incredibili, eppure le nostre filiere di produzione di cibo e bevande non hanno interrotto la loro attivita’. Garanzia
dell’approvvigionamento di cibo e ruolo fondamentale dei sistemi agroalimentari si impongono. Oggi come mai, la funzione della PAC torna alla sua origine. Questa crisi di sistema rischia di compromettere le nostre economie in maniera mai vista prima. La risposta ha bisogno di una azione comune. I provvedimenti dei
giorni scorsi, dalle decisioni sul Patto di stabilita’ alla Comunicazione sul quadro temporaneo sugli aiuti di stato e ad
altre iniziative programmate rappresentano un buon primo passo”.
Che va rafforzato. “Non sono accettabili azioni divisive. E ogni speculazione va impedita insieme”, ha esortato Bellanova.
“Bloccare o limitare la circolazione dei prodotti agricoli e alimentari significa interrompere la catena di approvvigionamento di beni di primissima necessita’. Dobbiamo agire rapidamente
perche’ i problemi da affrontare sono tanti: complessita’ logistiche, difficolta’ di reperire la manodopera necessaria, manifesta impossibilita’ di ritiro di prodotti deperibili, in particolare latte e ortofrutta, collasso del comparto florovivaistico, stato di fermo della pesca, perdite registrate dall’acquacoltura nell’ordine del 50%”.
Per mettere in campo il dopo, ha affermato la ministra, “gli strumenti attivati in passato di fronte a calamita’ naturali o a
crisi di mercato non sono sufficienti. Dobbiamo elaborare una strategia di intervento comune, che consideri i diversi scenari nel breve, medio e lungo termine. Non un agricoltore, unnallevatore o un pescatore dovranno smettere il proprio lavoro. E nessuno degli operatori della filiera agroalimentare, ne’ della ristorazione”.