AGRICOLTURA, ONORATI: CHIESTO INTERVENTO URGENTE DELLA BELLANOVA SU CRISI COMPARTI
L’emergenza Covid-19 ha comportato una serie di criticità in ambito agricolo, su cui ogni istituzione sta lavorando, nell’ambito delle proprie competenze, pensando e adottando caso per caso i giusti strumenti.
Dopo essermi confrontata con le nostre associazioni di categoria, ho scritto alla ministra Bellanova, che ringrazio per le misure decise insieme al Governo, volte alla difesa delle produzioni, del lavoro e del reddito, per sottoporle le problematiche di comparti che destano una forte preoccupazione nei nostri produttori.
Penso a settori come il floricolo e il florovivaistico, l’agrituristico, della pesca e il lattiero-caseario.
in particolare su quest’ultimo, ho segnalato l’urgenza, che sono sicura la Ministra condividerà, di intervenire tempestivamente per evitare le speculazioni, il crollo dei prezzi, la contrazione della produzione e conseguenti crisi aziendali per il settore allevatoriale.
È importante tutelare gli allevatori che hanno ricevuto lettere di decurtazioni di prezzi per il loro latte, la cui quantificazione è stata unilateralmente decisa dalle aziende della
trasformazione, oltre che il venir meno delle tempistiche di pagamento del prodotto ai sensi di legge.
Diventa inoltre sempre più difficile per loro poter dimostrare il mancato reddito, compartecipare alle spese di stoccaggio e/o di congelamento in anticipo, senza il confronto tra le parti.
Credo sia necessario intervenire per garantire il ritiro del latte italiano da parte del comparto
industriale e della cooperazione operante nella raccolta del latte vaccino, ovino e di bufala.
Sarà certamente utile ogni strumento volto a incentivare la raccolta del latte italiano e, in questa fase emergenziale, scoraggiare l’importazione dal mercato estero.
E sarà altrettanto decisivo ricevere dal Ministero la disponibilità di accesso ai dati di importazione di latte. Un approfondimento in tal senso aiuterebbe nell’individuazione delle misure più idonee.
Ho anche condiviso con la Ministra una riflessione sul Fondo Indigenti per le derrate alimentari. È una modalità importante per distribuire risorse consistenti in questa fase straordinaria e drammatica. La crisi di alcuni settori agroalimentari, causata dalla pandemia, ha coinvolto in modo particolare i canali horeca, compresa la ristorazione collettiva, bar, ristoranti e pizzerie, che in ottemperanza ai decreti del Presidente del Consiglio hanno chiuso sino al tre aprile, salvo ulteriori aggiornamenti. I prodotti veicolati attraverso questi canali possono essere remunerati con il fondo per gli indigenti, e trattandosi di prodotti alimentari di elevata qualità – tutti 100% italiani – è importante che tutta la filiera venga remunerata.
Non si tratta, in effetti, di una crisi di mercato determinata dal calo dei consumi ma di una crisi dovuta a chiusura forzata. I consumi continuano in altre forme di distribuzioni.
Mangiare italiano, in questo preoccupante contesto, ha una doppia valenza: da una parte, garantisce la tenuta del mercato e, dall’altra, difende i cittadini inducendoli a
consumare prodotti sani e di qualità di cui il nostro Paese è produttore leader.
Rispetto al settore del florovivaismo una proposta che ho valutato di avanzare alla Ministra è il raddoppio del Bonus Verde che il Decreto Milleproroghe ha prolungato fino al 31 dicembre, prevedendo la detrazione del 36% su aree verdi, terrazze, pozzi e recinzioni.
Infine ho ritenuto necessario richiedere l’inserimento dei settori più colpiti, penso alle aziende floricole e florovivaistiche, zootecniche e lattiero casearie, all’interno dell’articolo 61, del titolo IV del D.P.C.M del 17 marzo 2020 “Cura Italia” relativo alla sospensione fiscale tributaria.
Ho concluso la mia lettera proponendo alla Ministra una campagna di acquisto solidale per donare a tutti i cittadini piante e fiori quali simboli di rinascita, di superamento e di solidarietà al settore e all’intero Paese”.
Lo dichiara in una nota l’Assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati