Coronavirus: sindaco Codogno, ecco come abbiamo vinto il contagio

(AGI) – Milano, 11 mar. – Zero. Il numero che può essere il
momento simbolico della battaglia è quello dei contagi
registrati, per la prima volta da quando tutto e’ iniziato,
nella piccola Codogno, diventata l’ombelico del contagio.
“Quando l’ho saputo, ho pensato che abbiamo dimostrato che
vincere si può e si può farlo solo seguendo il nostro
esempio”. Il sindaco che e’ anche presidente della provincia di
Lodi, Francesco Passerini, 35 anni,è esausto per il duro
conflitto contro il nemico invisibile iniziato 17 giorni fa, ma
felice.
“I numeri sono finalmente quelli che speravamo – racconta
all’AGI – visto il grande senso di responsabilità che abbiamo
dimostrato, il ferreo rispetto delle regole e la forza di
comunità che si è sviluppata nel nostro territorio”.
Prudente, ancora: “Siamo sempre in guerra, abbiamo 170 persone
risultate positive, bisogna continuare con le pratiche che
abbiamo sperimentato e metabolizzato. Anche oggi a Codogno c’e’
in giro pochissima gente, i negozi sono chiusi per scelta
propria. Tutti sanno che possono salvare delle vite e che la
disattenzione di uno può fare del male ai più deboli,
portandoli anche alla morte”.
E allora, eccola la ‘ricetta’ di Codogno, che non e’ solo
nelle regole divulgate dalle autorità sanitarie governative
ormai note, cioè “avere meno contati possibili e uscire solo
in caso di necessità lavorativa o sanitaria”. Ma anche, se non
soprattutto, in un’attitudine dello spirito: “Non bisogna avere
paura perché se no si trascende nella psicosi. Occorre
coltivare la conoscenza del virus, per quanto possibile,
perche’ poi ci ha dimostrato di essere molto imprevedibile
anche all’interno di uno stesso nucleo familiare dove puo’
colpire uno e non l’altro, nonostante gli stretti contatti.
C’e’ bisogno di essere razionali e cercare di essere razionali,
camminando tutti insieme nella stessa direzione”.
La sua comunità ha dimostrato di
saperlo fare: “Sono orgoglioso dei miei concittadini. Non ci
sono mai state scene d’isteria o pulsioni aggressive. Hanno
affrontato in modo mite e rigoroso la situazione, dimostrando
che vincere si può.”
Il compito più difficile e’ stato convincere i giovani a
partecipare a questa grande operazione di responsabilità
collettiva. “Maledetto marzo – scherza il sindaco – era da anni
che non c’erano giornate cosi’ belle che invogliavano a uscire
i ragazzi. Ci siamo inventati di tutto, dal diario online alla
radio”.
Di grande aiuto la tecnologia: “Mai avrei immaginato due
anni fa, quando siamo diventati uno dei primi comuni d’Italia
in cui si può fare tutto per via digitale che la app di
Codogno sarebbe diventata cosi’ essenziale. Importantissimo
riuscire a far avere le preziose informazioni di questi giorni
ai cittadini con un semplice clic”.
Il giovane primo cittadino si congeda con una promessa:
“Quando tutto finirà, perché la vinceremo in tutto il Paese,
prometto una grande festa a Codogno. Siete tutti invitati,
venite a vedere quanto e’ bella”. (AGI)

++ Coronavirus: zero contagi a Codogno, è prima volta ++
(Fonte foto: cedscdn.it)

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