RETI IMPRESA: LAZIO PRIMA, A SEGUIRE LOMBARDIA, VENETO E CAMPANIA

MILANO (ITALPRESS) – Dalle imprese di prodotti naturali italiani
che intendono condividere la loro attività di commercializzazione
di cibi freschi anche all’estero, quelle che si affiancano per
creare un prototipo di moduli abitativi prefabbricati in legno a
basso costo e di rapida realizzazione, le cooperative che insieme
puntano a sostenere il diritto alla salute dei lavoratori
attraverso l’erogazione di ticket sanitari, le aziende che si
accordano per migliorare gli skills dei rispettivi lavoratori e
riqualificarli, le imprese che stanno creando un servizio “chiavi
in mano” nell’ambito del restauro e della conservazione dei beni
culturali.
Sono alcuni esempi di aziende che hanno scelto di sottoscrivere un
contratto per reti d’impresa, la formula – disciplinata da
apposite normative – che permette alle imprese di unire le forze
per affrontare meglio la competizione globale.
Le imprese che in Italia hanno stipulato un contratto di rete sono
34.880. Di queste imprese, ne sono presenti 3.561 in Lombardia
(pari al 10% nazionale); prima regione e’ il Lazio con 8.909
imprese coinvolte in reti (26%). A seguire Lombardia (10%), Veneto
con 2.751 imprese (8%), Campania con 2.634 (7%) e Toscana con
2.381(6%).
Riguardo al tasso di crescita, le imprese coinvolte in contratti
di rete sono aumentate in Italia del 49% in 2 anni, passando da
23.369 a 34.880. La crescita maggiore nel Lazio (+121% in due
anni), Valle d’Aosta (+115), Molise (91%), Campania (64%). In
Lombardia crescita complessiva del 17% in due anni, con in testa
Milano (+26%) e Mantova (+25%), seguite da Monza Brianza (+21%) e
Bergamo (+17%).
In Lombardia, dopo Milano in testa con 1.311 imprese (pari al 37%
del totale regionale), si collocano Brescia con 527 imprese (pari
al 15% lombardo), Bergamo con 383 imprese (11%), Lecco con 265
imprese (7%) e Monza Brianza con 191 imprese (5%). Nel complesso
le imprese coinvolte in reti sono 1.540 tra Milano, Monza Brianza
e Lodi, pari al 43% delle aziende lombarde che hanno unito le
forze per dare luogo a reti d’impresa. A livello lombardo, tra i
settori privilegiati nei contratti di rete quello dei servizi (44%
delle imprese coinvolte in contratti di rete), il comparto
industriale e artigiano (23%); seguono le costruzioni e il
commercio (21%) e l’agricoltura (9%). Per quanto concerne la forma
giuridica, prevalgono ampiamente le imprese di capitali (65% delle
imprese coinvolte in contratti di rete), seguite dalle imprese
individuali (13%) e dalle societa’ di persone (11%).
“Le reti d’impresa sono uno strumento in crescita, sia a livello
nazionale che lombardo, a riprova dell’acquisita consapevolezza
delle imprese che fare sinergia aiuta a cogliere al meglio le
sfide odierne del mercato, soprattutto globale, sviluppando
capacita’ innovativa e competitività, per ottenere vantaggi
comuni. Rappresenta un veicolo soprattutto per le MPI. E’
certamente un moltiplicatore di risultati, un integratore di
ricchezza per competenze e  relazioni umane, consente  di gestire
e superare anche momenti di crisi grazie all’esperienza degli
altre imprese della rete. Sono certamente un mezzo che consente
alle singole aziende di crescere nei propri asset immateriali tra
i quali la specializzazione in competenze e quindi lo sviluppo di
nuova occupazione nonché lo sfruttamento di brevetti” ha
affermato Vincenzo Mamoli, componente della Giunta della Camera di
commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
La rete rappresenta uno strumento giuridico-economico di
cooperazione fra imprese che, attraverso la sottoscrizione di un
contratto (detto appunto “contratto di rete”), si impegnano
reciprocamente, in attuazione di un programma comune, a
collaborare in forme ed ambiti attinenti alle proprie attività,
scambiando informazioni e/o prestazioni di natura i

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(Fonte foto: piacenzasera.it)

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