Lazio Sociale ricorda Francesca Pedanesi, esempio di forza e di generosità per le Marche colpite dal sisma

Francesca non è più tra noi, la redazione di Lazio Sociale l’ha conosciuta poco dopo il terremoto del 2016 che ha colpito duramente il centro Italia.

Il suo spirito forte e altruista ci ha colpito profondamente sin dall’inizio, con lei abbiamo dato voce a chi ha vissuto e vive tuttora il dramma del sisma. Grazie a lei abbiamo fatto conoscere l’associazione “Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera”, e gli eventi “donne, bellezza e dignità dei Sibillini” e “tutti agibili per un giorno”, dedicato agli allevatori e alle attività economiche di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Pievetorina.
Di lei vogliamo ricordare la forza, l’energia che dedicava a questa terra, la sua generosità nell’alleviare la sofferenza di chi da un momento all’altro si è ritrovato senza una casa, un lavoro; sempre pronta nel cercare soluzioni per ridare dignità alle persone.
Grazie Francesca per il tuo prezioso impegno, avremmo voluto avere più tempo per conoscerti e per collaborare insieme, ma siamo certi che tutto il lavoro realizzato continuerà a dare frutti meravigliosi.
La redazione di Lazio Sociale è vicina alla famiglia di Francesca, ai suoi amici e a quanti hanno avuto l’onore di conoscerla.

Alessandra Bonifazi

 

Prima intervista di Lazio Sociale a Francesca Pedanesi
Tutti AGIBILI per un giorno
By Laziosociale15 marzo 2017
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Lazio Sociale vuole dare voce alle persone e alle organizzazioni che sono di sostegno alle fragilità presenti sul territorio. Oggi daremo voce alle persone colpite dal terremoto, in particolare a Francesca Pedanesi, Vice Presidente dell’Associazione “Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera”, un piccolo Comune in provincia di Macerata, epicentro del terremoto dello scorso mese di ottobre .
Francesca Pedanesi, può dirci qual è la situazione attuale delle zone terremotate?
Dal 30 ottobre u.s. la situazione è ancora difficile, abbiamo problemi di viabilità, strade chiuse come la Valnerina e la strada del Pian Perduto; questa enorme difficoltà genera ancora più isolamento.
I Sindaci di vari Comuni marchigiani temono uno spopolamento della zona; a tal proposito, qual è il suo parere?
Il Comune di Castelsantangelo sul Nera rischia molto lo spopolamento in quanto è un centro molto piccolo; nel Comune risultano residenti effettivi non più di 200 persone, pertanto se soltanto 60 di essi decidessero di trasferirsi altrove sarebbe un danno enorme per l’intera comunità. Non c’è da fare alcuna critica alle Istituzioni perché ci rendiamo conto della situazione generale e delle difficoltà. A partire dalle strade, ovunque si trova solo distruzione.
L’Associazione “Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera” sta organizzando l’evento “tutti agibili per un giorno”, come nasce l’idea di questa iniziativa?
L’evento è dedicato agli allevatori e alle attività economiche di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Pievetorina. L’iniziativa si terrà il 24 giugno p.v.; la data non è casuale, in quanto il 24 giugno p.v. saranno trascorsi esattamente 10 mesi dal primo terremoto del 24 agosto, e si spera che in quell’occasione si possa festeggiare anche la consegna delle casette e quindi possa essere un momento di gioia.
L’evento ha un preciso significato, in quanto rendendoci conto della enorme devastazione causata dal terremoto stiamo cercando aiuto dai privati, e lo cerchiamo per le nostre aziende, per le attività economiche e per gli allevatori. Sono tutte aziende fortemente penalizzate; in particolare, gli allevatori che hanno passato un lungo freddo inverno, quasi tutti hanno le stalle inagibili, e per il freddo hanno perso molti animali; purtroppo si sono impoveriti, sono le persone che principalmente hanno bisogno di sostegno.
Per quanto riguarda le attività economiche, a Castelsantangelo sul Nera è attivo soltanto un eroico benzinaio che non ha mai chiuso dal 26 di ottobre, nonché lo stabilimento dell’Acqua Nerea che ha riaperto presto, già nel mese di novembre; però per quanto riguarda le altre attività economiche come ristoranti, b & b, farmacie, non c’è più nulla.
Pertanto all’evento allestiremo stand per ognuno di loro, perché almeno in quel giorno possano tornare tutti agibili e attivi. Contatteremo grandi aziende italiane e imprenditori al fine di cercare “adozioni” per queste attività commerciali. Così ad esempio, per le norcinerie potremmo trovare anche una sola catena di supermercati che intervenga all’evento e decida di distribuire due o tre suoi prodotti, in modo tale che in pochi anni avrà la possibilità di ricostruire la propria attività. Dobbiamo trovare il modo di tornare nei nostri territori, di stare tra le nostre montagne attraverso il lavoro.
In questo momento a Castelsantangelo ci sono rimasti soltanto 12 persone, e sono allevatori e ragazzi, il nostro orgoglio, la nostra speranza. Ma se riaprisse un ristorante, le persone impiegate in quel ristorante, tornerebbero a vivere a Castelsantangelo. Quindi noi crediamo che la catena virtuosa che vada messa in atto è il lavoro, perché è il lavoro a riportare il ripopolamento in questi paesi. Non si può vivere sempre di sussidi o di protezione civile che ti dona spazzolini e dentifricio . E’ importante restituire la dignità alle persone.
L’ evento “tutti agibili per un giorno” è organizzato soltanto dall’Associazione “Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera” o anche da altre realtà del territorio?
L’iniziativa è stata ideata dalla nostra Associazione più di due mesi fa, però sin da subito ci siamo accorti che non poteva essere gestita soltanto da noi perché l’attività è complessa, come il censire le attività economiche di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Pievetorina, a cui chiedere le adesioni all’evento; al momento stiamo cercando di contattare Confindustria, nonché grandi allevatori del nord Italia che possano dare un contributo. Ma soprattutto abbiamo cercato un aiuto sul territorio, dalle persone. Quindi in primo luogo abbiamo iniziato a collaborare con un Associazione del Comune di Ussita che si chiama Antonera; inoltre stiamo collaborando con Legambiente Marche che, insieme ai Vigili del fuoco, al nucleo Carabinieri specializzato, al Ministero, alla Protezione civile, sta recuperando tutte le opere d’arte dei territori marchigiani. Pertanto la collaborazione con Legambiente è importante anche per portare il valore della cultura e della tradizione, nonché dell’arte, all’interno dell’evento del 24 giugno in occasione del quale racconteremo quello che eravamo. Infine all’evento collabora la CIA Marche, una grande confederazione di agricoltori, così anche Copagri Marche, perché puntiamo molto sulla terra per favorire nuove occasioni di lavoro alle persone.
L’evento si terrà al Santuario di Macereto, nel Comune di Visso, e vedrà la partecipazione di Nani Marcorè, marchigiano di nascita e sempre impegnato a fianco dei paesi colpiti dal terremoto; infine, parteciperanno gruppi folcloristici marchigiani in costume per rappresentare le tradizioni marchigiane.

Anche Lazio Sociale sarà presente.

Alessandra Bonifazi

 

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(foto: sukonna)

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