Lazio pro natura: il tesoro della zone umide pontine

Le zone umide: un bene da preservare in un Lazio sempre più antropizzato

Domenica 2 Febbraio è stata la “Giornata mondiale delle zone umide”, istituita oltre vent’anni fa per dar forza alla Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale, firmata a Ramsar (Iran) nel 1971.
In Italia, 52 siti sono protetti tra questi i laghi costieri del Parco Nazionale del Circeo,
Per far fronte al consumo di suolo, vicino al 10% del territorio laziale, numerose sono le zone umide entrate a far parte in questi anni della rete europea “Rete natura 2000”.
Queste aree contengono elevata biodiversità e svolgono fondamentali funzioni sia per gli ecosistemi che per gli umani che vi abitano. Nella fascia pedemontana della Piana Pontina alle foci del Garigliano, all’arrivo dei primi freddi, enormi stormi di anatre si accingono annualmente ad abbandonare i siti di nidificazione e affrontano un lungo viaggio verso Sud verso aree dal clima più mite. Più di un migliaio di individui si fermano nei dintorni, da quasi 20 anni, presso il giardino di Ninfa e i laghetti del Parco del Pantanello. Questo ambiente umido fu realizzato nell’ambito del progetto grazie ad un ambizioso progetto Life, è divenuto un’area fondamentale per gli uccelli migratori che vi trovano sicurezza e ristoro durante i loro lunghi viaggi. Ricordiamo inoltre che le restanti zone umide del lazio sono cruciali anche per la salvaguardia degli anfibi, le cui popolazioni stanno subendo un grave declino a livello mondiale

Secondo il segretariato della Convenzione di Ramsar, l’87% delle zone umide del mondo sono andate perse negli ultimi 300 anni a causa dell’azione umana. È per questo fondamentale svolgere un’adeguata attività di sensibilizzazione verso l’opinione pubblica, che risulta essere la principale barriera contro la distruzione di queste aree di biodiversità. Lazio Pro natura invita tutti pertanto tutti a visitare le zone umide e a battarsi con noi per difenderle ogni giorno dal bracconaggio e dall’abusivismo edilizio.

rana
(Fonte foto fattoalatina.it)

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