VIRUS CINA: 60% IMPRESE ITALIANE TEME CALO EXPORT =
Milano, 31 gen. (Adnkronos) – Il 60% delle imprese italiane esportano
verso la Cina si aspettano conseguenze sui loro rapporti commerciali
con Pechino a causa della diffusione del coronavirus. Un terzo degli
imprenditori, invece, resta ottimista. La metà delle imprese
esportatrici ha già subito contraccolpi, ma per sei imprenditori su
dieci è ancora presto per fare delle previsioni e bisogna aspettare
per capire meglio le conseguenze. E’ il risultato di una rilevazione
di Promos Italia – Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi
effettuata su oltre 200 imprenditori che esportano verso la Cina.
“Dalla nostra indagine emerge che alcune conseguenze per il business
delle nostre imprese in Cina sono già tangibili – spiega Alessandro
Gelli, direttore di Promos Italia, l’agenzia nazionale delle Camere di
commercio per l’internazionalizzazione – e che la preoccupazione per
l’evoluzione degli affari nei prossimi mesi è alta. La maggioranza
delle imprese intervistate, infatti, ritiene che, se la situazione non
migliorerà, i rapporti economici con la Cina potranno ridursi. Detto
ciò – prosegue Gelli – la maggior parte delle imprese ritiene che le
informazioni ad oggi disponibili siano ancora troppo frammentarie e
confuse per poter calcolare con chiarezza le ricadute che questa
emergenza avrà sui loro affari nel breve-medio periodo, ma al contempo
questa incertezza genera inevitabile preoccupazione”.
È di oltre 13 miliardi in nove mesi l’interscambio lombardo con la
Cina sui 34 miliardi italiani. La Lombardia rappresenta più di un
terzo del totale nazionale (38,7%). L’import da solo vale circa 10
miliardi sui 24 miliardi nazionali (41%) e l’export 3 miliardi su 9
miliardi (33%).