Il vero  malware.

Dove si annida il vero  malware.

E’ piuttosto triste il seguire delle “notizie” che occupano i tabloid , le televisioni e buona parte del web.
A parte qualche canale tematico che sviluppa notizie spesso molto interessanti spesso, anzi spessissimo è un continuo incedere e susseguirsi di “buone nuove” che di buono non hanno nulla e che sono frequentemente fondate su malintesi creati appositamente.
Il ragionamento spiccio e fondato sull’aspetto emozionale prevale di gran lunga ad un’analisi razionale e il più possibile aderente ai fatti conosciuti e che non da per scontato assunti tutti da verificare.
E’ il prodotto principale del nuovo mondo espresso da internet.
Ovvero di  diffusione immediata e continua di notizie, avvenimenti, immagini, scoop, tendenze, sublimazioni.
Diffusione in grado di raggiungere velocissimamente ed ovunque chiunque ne sia interessato, o anche solo spettatore inerte.
Il bello è che si può interagire, diventare partecipi  e quindi propalare a propria volta queste notizie che sono molto spesso vere e proprie tossine mascherate da un aspetto verosimile.
Sono tossine che non avvelenano il software, non sono un rischio per le sinapsi dei nostri pc, ma lo sono per quelle, deboli, del nostro pensiero.
Pensiero che troppe volte usiamo in modo frettoloso, irrispettoso delle sue capacità e degli sforzi compiuti per erudirci di buoni studi intellettuali.
Così succede che da anni, solo per fare un piccolo esempio, gira sulle nostre messaggerie un appello per tal Lorenzo Capriccioli che dovrebbe essere un bambino malato di leucemia che ha bisogno urgente di sangue.
La raccomandazione è quella di far girare questo messaggio, se si ha un po’ di cuore.
Segue un numero di cellulare.
Ebbene stamattina, per l’ennesima volta, ho ricevuto questo messaggio.
Ci sono tre lampanti cause che indicano che il messaggio è una sciocca presa in giro.
La prima è che non si dona sangue così. La cosa richiede, logicamente, una procedura che ne certifica e qualifica la sostanza: che sangue è e come è.
La seconda è che non ha senso chiedere di far girare il messaggio  ma semmai di intervenire.
Che senso ha allargare al massimo numero di persone  possibile il senso di ansia per un ragazzo morente senza offrire il modo di intervenire?
La terza è che conoscere il nome ed il cognome del presunto malato non serve a niente se non a rendere più verosimile il finto messaggio di aiuto. Se si vuole donare sangue tutti sappiamo  che è urgente sempre e non a seguito di un messaggio che arriva chissà da chi.
Attraverso queste modalità ,o simili , si sono diffuse notizie false  sui fatti di Bibbiano, sulle scie chimiche, sull’uso dei farmaci, su complotti vari , su parentele di politici, sui migranti che violentano le nostre mogli e le nostre figlie, su Papa Francesco e molto altro.
Non sono stati infangati in questo modo, non mi risulta, criminali e assassini.
Forse per il fatto che il danno reputazionale verrebbe scontato in modo esecrabile ma sicuramente efficace.

Agostino Mastrogiacomo.

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(fonte foto: sociologicamente.it)

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