Il bullismo ed i docenti

Dr. ssa Alessia Micoli

Psicologa Criminologa

Psicologa Scolastica

Il bullismo è un fenomeno sociale sottostimato dai docenti e purtroppo è il fenomeno che crea maggiori problemi al giorno d’oggi.

Sono molti i ragazzi che si divertono con il telefonino, non soltanto a casa; lo portano a scuola e ne fanno ud utilizzo alquanto scorretto: riprendono gli amici, li beffeggiano, mandano sms per divertirsi, scattano foto e le pubblicano sui social ed arrivano a mettere in atto quello che viene definito “cyberbullismo”.

Il Cyberbullismo è un’azione aggressiva e intenzionale, messa in atto da un individuo o da un gruppo di persone, utilizzando mezzi elettronici, nei confronti di una persona che non può difendersi facilmente.

Purtroppo permette l’anonimato e questo crea attrazione per gli adolescenti

Cosa può fare il docente di fronte questo nuovo fenomeno, che molto spesso si sente le mani legate?

Fondamentale che la scuola abbia un proprio regolamento ove viene esplicitato che è vietato l’utilizzo degli smartphone a scuola e durante le lezioni. 

Il docente non può sequestrare il telefono nè tanto meno perquisire lo studente (art. 42 della Costituzione) però può avvisare il Dirigente, tramite una relazione scritta e che dovrà essere protocollata.

Il Dirigente deve tempestivamente informare la famiglia del bullo ed eventualmente procedere con il contattare i Servizi o eventualmente effettuare la denuncia dei fatti di cui è venuto a conoscenza.

È importante che ogni scuola abbia un regolamento “Anti- bullismo”, con un protocollo di azione per affrontare le situazioni di emergenza e soprattutto docenti che mettano in atto l’educazione emotiva, volta al rispetto del prossimo al fine di poter stare bene insieme e soprattutto crescere insieme.

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