1989-2019, Maurizio Scarsella: i tre nuovi muri

Nel 1989 crollò per la volontà dei popoli il Muro di Berlino, l’atroce barriera della Guerra Fredda. Distruggemmo tutti insieme quel Muro della storia moderna, chiudemmo il ‘900 il Secolo delle ideologie. Sono passati trent’anni ed abbiamo davanti a noi tre barriere virtuali. Tre limiti subdoli alla libertà sociale e alla libertà democratica. Non costruzioni edili, per me, comunque interessanti, per specializzazione professionale, essendo geometra, ma distruzioni intellettuali. Primo muro: l’isolamento pedagogico, ludico e sociali che incide sulle giovani generazioni, determinato dai telefonini. Secondo muro: le frustrazioni personali che inquinano la politica tramite i social network, che soffocano i ragionamenti e il confronto. Terzo muro: l’assenza di azioni politiche utili a promuovere la famiglia e la demografia, un isolamento della volontà generativa tramite la povertà. Il miglior modo per celebrare il trentennale è prendere coscienza delle nuove barriere sociali, demolendo, costruendo strade.

Maurizio Scarsella, Presidente Acli provinciali di Latina

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