LPN-Renzi torna a casa: Al via Leopolda di Italia viva. Pd riparte da Bologna/PREVISTO

Di Nadia Pietrafitta

Roma, 17 ott. (LaPresse) – Le luci a creare il tetto di una casa, la nuova casa di ‘Italia viva’. Sul palco, come ogni anno costruito ad arte, un tavolo con motocicletta d’epoca incorporata, divani e poltrone circondati dalle consuete valigie di chi è sempre pronto a partire, e un albero in primo piano – “sembra un ulivo”, ironizza qualcuno. Poi il solito maxischermo, un’illuminazione spiccatamente viola a sottolineare il carattere femminista del partito e i consueti tavoli tematici. Matteo Renzi sceglie il campo di casa, il grande hangar della stazione Leopolda, per lanciare la sua nuova sfida politica. Dieci anni sono passati, da quando seduto accanto a Pippo Civati, il ‘rottamatore’ si proponeva di portare il Pd a “non discutere solo del suo ombelico”. Adesso l’ombelico dem non è più un suo problema. Il “futuro” si chiama Italia viva e l’orizzonte cui guardare è racchiuso nel logo stilizzato come a creare un brand: “Leopolda10 – Italia29”.

La kermesse avrà inizio domani alle 15 quando Renzi inaugurerà la mostra fotografica ‘il tappeto volante’ in memoria di Tiberio Barchielli ‘Reporter, paparazzo e fotografo di palazzo Chigi’, poi alle 19 ci sarà un aperitivo di benvenuto. Nella giornata di sabato dovrebbe essere presentato il simbolo, scelto on line tra tre possibili. Domenica mattina, invece, secondo alcune voci ci potrebbe essere una gita fuori porta alle Cascine per piantare gli alberi: uno per ogni iscritto a Italia viva (rigorosamente ed esclusivamente on line), la promessa di Renzi.

Un occhio di riguardo verrà riservato a chi, tra i Dem toscani, oserà varcare la soglia della stazione renziana. Il Governatore Enrico Rossi ha lanciato un vero e proprio anatema, invitando “gli iscritti e i militanti del Pd a disertare la Leopolda, non perché consideri nemici i militanti di Italia Viva, ma semplicemente perché stanno costruendo il loro partito che è diverso e che è in competizione con il Pd”. Secondo gli ultimi rumors, oltre al sindaco di Firenze Dario Nardella che ha già annunciato che passerà, come ogni anno, per un saluto, potrebbero fare capolino anche Simona Bonafè e il presidente del consiglio regionale (in odore di candidatura per la guida della Regione) Eugenio Giani. Non ci sarà, per la prima volta dopo 10 anni, l’amico fraterno Luca Lotti. Presenti, invece, tanti parlamentari di Iv, a partire dai capigruppo Boschi e Faraone, e le ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti, che presenterà il suo Family act.

Renzi chiuderà, come di consueto, domenica a pranzo. Marcare le distanze rispetto agli alleati, facendo proposte concrete e basate sui numeri, senza passare per chi vuole fare le scarpe al Governo, la sfida. A Luigi Marattin dovrebbe essere affidato il capitolo manovra, con le proposte di modifica su contante e quota 100.

Tra gli ex compagni di partito saranno tanti a guardare alla Leopolda, chi con nostalgia chi con una velata sensazione di ‘liberazione’. Rivendica la distanza, pur senza citarlo, ad esempio, Gianni Cuperlo, presentando al nazareno la tre giorni dem che si svolgerà a Bologna dal 15 al 17 novembre.  “Nessuna competizione con altre kermesse – dice – La nostra non vuole essere una kermesse. Più che volare alto scegliamo questa volta di pescare a fondo e per pescare a fondo bisogna prendere il mare”. “Sarà il primo passo verso il rilancio e la ricollocazione politica del Pd – è sicuro Zingaretti – Noi diciamo sì al pluralismo e no al correntismo”.

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(Fonte foto: torinoggi.it)

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