DAZI USA: PROCACCINI (FDI) IN DIFESA DELLE AZIENDE AGROALIMENTARI ITALIANE INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA

Una interrogazione alla Commissione Europea in difesa delle aziende agroalimentari continentali, soprattutto di quelle italiane, maggiormente esposte alle dannose conseguenze dei nuovi dazi USA sulle importazioni europee che entreranno in vigore il prossimo 18 ottobre.

E’ l’iniziativa adottata dall’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini, membro della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, in seguito alla squilibrio che si è venuto a creare nel mercato agroalimentare.

“I dazi imposti dagli USA, e approvati dal WTO, come sanzione per gli aiuti dell’Unione Europea al consorzio Airbus – di cui è bene ricordare fanno parte solo Francia, Germania, Spagna e Regno Unito – vedono l’inizio di una guerra commerciale tra USA e EU in cui a sopperire sarà il settore agroalimentare europeo. Questo settore in Italia rappresenta un fatturato che supera i 140 miliardi di euro – afferma Procaccini – e la guerra dei dazi rischia di creare gravi danni all’export italiano relativo a molti prodotti, incentivando ulteriormente il mercato delle merci contraffatte e del finto made in Italy in ambito agroalimentare. L’export di molte aziende italiane potrebbe crollare; è tempo che l’Europa batta un colpo per non dare l’impressione di orientare le proprie iniziative politiche e industriali sempre e solo a vantaggio di alcune nazioni e a svantaggio di altre. È tempo pure che il governo italiano faccia sentire la sua voce e difenda i propri interessi insieme a quello delle proprie aziende, per evitare di rimanere schiacciati dalle tensioni commerciali in atto”.

Nella sua interrogazione alla Commissione Europea, Procaccini chiede, in particolare:

1) quali interventi economici intende mettere in atto per bilanciare le perdite a sostegno delle imprese agroalimentari inevitabilmente colpite dai dazi;

2) quali strategie intende attuare nei confronti degli USA, affinché vengano evitati rincari ulteriori che danneggerebbero, in termini di costo, l’intera produzione europea del settore agroalimentare.

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(Fonte foto: 24orenews.it)

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