AGROALIMENTARE: BELLANOVA “CETA E’ GIÀ IN VIGORE, BASTA PROCLAMI”-2-

Che torna anche sulle polemiche che l’hanno riguardata: “Se
vogliono continuare a discutere sul mio vestito, si vede che non
hanno meglio da fare. Mi piace giocare con i colori probabilmente
anche perché nella mia infanzia sono stata privata del diritto
allo studio e quindi anche del diritto al gioco”, dice, parlando
dell’outfit sfoggiato nel giorno del giuramento, “il mio titolo di
studio? E’ poco, non e’ stata una mia scelta. Non lo dico per
difendermi, se sono adeguata o meno vorrei dimostrarlo attraverso
il lavoro che faccio. Ai ragazzi dico che quello che io faccio,
rispetto a chi ha un titolo di studio, comporta una fatica in
più: quando sai di avere delle lacune, sai che per corrispondere
a certe responsabilità’ devi un di più’ di approfondimento, di
studio e di riflessione. E gli dico anche di non pensare che il
titolo di studio sia inutile e di non credere a chi dice che e’ un
pezzo di carta. Studiare, studiare, studiare. Perché più si sa e
più si può'”.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

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