In Spagna la tassa sul cane

A Zamora, nella regione di Castilla y Leon, dal 2020 si pagherà un tributo comunale per avere un animale. Una tassa di soli 9 euro l’anno, 75 centesimi al mese per i detentori degli animali domestici. In quel comune spagnolo, ai confini con il Portogallo, hanno stimato che, in particolar modo, i cani sono in costante aumento, attualmente censiti 9.800, e che la spesa pubblica per i raccoglitori degli escrementi animali e per la sanificazione ammonta a 200.000 euro l’anno.

Zamora conta 66.180 abitanti. Qualche polemica è stata aperta per contrastare questo tributo, affermando che già la tassa sulla spazzatura dovrebbe prevedere tale spesa, ma non è stata efficace, perché effettivamente gli animali domestici, in costante crescita, richiedono dispendiosi servizi pubblici, non per forza addebitabili a tutti i cittadini, anche ai non possessori. In Italia un comune di 40.000 abitanti spende in media 300.000 euro l’anno solo per il canile comunale, anche questa spesa potrebbe essere affrontata con la condivisione e la partecipazione di tutti i possessori di animali domestici. In una ricerca di Legambiente nel 2016 è emerso che la spesa pubblica in Italia per gli animali da compagnia arriva a 250 milioni l’anno e da allora gli stessi animali sono numericamente in crescita anche in Italia. C’è effettivamente un tema sociale e di gestione pubblica, cioè quello di affrontare una forte spesa comune per gli animali da compagnia, soprattutto riguardante gli aspetti igienici e di salute collettiva; sarebbe opportuno un maggior contributo da parte dei possessori in una epoca dove la spesa pubblica per i servizi alla persona tende a diminuire. Effettivamente il comune di Zamora ha aperto una riflessione per il bene comune che andrebbe affrontata anche in Italia, visti i numeri della spesa pubblica in questo settore in relazione con quelli dei servizi pubblici in generale.
La maggior contribuzione pubblica potrebbe essere partecipata non solo dai possessori, ma anche dalle attività commerciali che si occupano di Pet Food, essendo arrivato nel 2017 il loro volume d’affari in Italia ad oltre 2 miliardi di euro, a fronte di 60 milioni e 400.000 animali d’affezione presenti nelle nostre case, secondo il rapporto Assalco-Zoomark 2018.

Carla Felicia

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(Fonte foto: Wired)

 

 

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