La seconda occasione

DI N Idegkuti II
Carissime e carissimi di Lazio Sociale, mi rivolgo in particolare agli amici Agostino Mastrogiacomo e Massimo De Simoni, prendendo spunto dalle loro considerazioni politiche per proporre un’altra riflessione in questa estate istituzionalmente movimentata.
Intanto il vivace dibattito del giornale edito dall’amica Alessandra Bonifazi conferma la definizione del Direttore Fabio Benvenuti durante la presentazione avuta a Borgo Ripa lo scorso giugno: “è un giornale che non può essere guardato, ma che va letto”.
Offro, quindi, ai lettori, ma anche anche ai tanti scrittori sociali di questa testata uno spunto sulle consultazioni in corso tra i gruppi parlamentari e il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte.
Il parlamentare e ministro del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha appena dichiarato che non rinnega l’esperienza di Governo con Noi con Salvini e che la crisi ha sprecato una occasione storica.
Rinnegare non sarebbe stato giusto moralmente e politicamente, ma approfondire la critica forse sarebbe stato utile, soprattutto quando contemporaneamente escono i dati Istat, espressione della società italiana durante il governo dei Cinque Stelle e dei leghisti.
Il Pil italiano nel secondo trimestre del 2019 è rimasto invariato rispetto ai tre mesi precedenti ed è diminuito dello 0,1% su base annua. Lo rileva l’Istat, confermando la crescita zero in termini congiunturali, mentre è stato rivisto al ribasso il dato tendenziale: nelle stime diffuse a fine luglio la variazione risultava nulla. “Prosegue ormai da cinque trimestri la fase di stagnazione, che caratterizza l’economia italiana a partire dal secondo trimestre del 2018”, sottolinea l’Istituto che calcola per l’intero 2019 una crescita acquisita pari a zero (la crescita acquisita è quella che si otterrebbe se i restanti trimestri dell’anno, quindi anche il terzo e il quarto, si chiudessero con una variazione nulla). L’Istat registra infine una variazione pari a zero dei consumi finali nazionali e una crescita dell’1,9% degli investimenti. Le esportazioni sono cresciute invece dell’1% e le importazioni dell’1,1%.
I dati certamente fanno emergere una obiettiva critica negativa nei confronti di quel governo autosciolto per autoproclamazione di incapacità di funzionalità da parte del leader leghista Salvini.
Purtroppo il governo sostenuto dalla maggioranza formata dai Cinque Stelle e da Noi Con Salvini non esiste più e non per la conclusione di una storia d’amore, che potrebbe essere rievocata con nostalgia, ma per la cessazione per scelta di una parte politica di maggioranza che ha dichiarato la sfiducia a quello stesso Governo e al patto di alleanza con l’alleato perchè incapaci nello svolgere le funzioni stesse di un Esecutivo.
La nuova possibile esperienza di Governo è una grande opportunità soprattutto per il Movimento Cinque Stelle, non solo per fare il bene degli Italiani, ma anche per dimostrare le loro capacità e il loro valore politico in una condizione diversa.
Questa è la prova di maturità per i rappresentanti pentastellati, ma anche la possibile legittimazione politica per poter dire non essere stati loro i signor NO, ma che fossero loro bramosi di potere, tanto da volerlo invocare assoluto e pieno, solo per loro.

N Hidegkuti II

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(Fonte foto: osservatoriolibero)

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