Crisi: ecco tutti gli scenari aperti (2)=

(AGI) – Roma, 17 ago. –  Conte potrebbe invece attendere il voto dell’aula e
verificare chi ancora lo sostiene. Se lo sostiene solo il M5s,
mentre Lega e Pd gli votano contro, dovrebbe salire al
Quirinale e dimettersi; anche in questo caso Mattarella
indirebbe le consultazioni. Conte sarebbe pero’ dimissionario e
sfiduciato, le consultazioni assolutamente aperte a ogni
possibilità’ ma la posizione di Conte in vista di possibili
incarichi futuri sarebbe più’ debole .
– Conte potrebbe attendere il voto dell’aula e incassare il
si’ al suo esecutivo da Lega e M5s. Il governo andrebbe avanti.
Starebbe poi a un confronto successivo per capire se si vuole
procedere a un rimpasto, che potrebbe configurarsi come Conte
bis solo se passasse da una crisi conclamata seppur rapida. Il
giorno dopo, mercoledì’ 21, la Camera dovrebbe assistere alle
comunicazioni di Conte e il 22 agosto potrebbe votare il quarto
passaggio della riforma del taglio dei parlamentari. Da quel
momento e per circa sei mesi, sarebbe impossibile andare a
elezioni anticipate.
– Conte in aula al Senato potrebbe incassare il si’ del
M5s, il no della Lega e l’astensione del Pd. Sempre
dimissionario e senza più’ la fiducia, salirebbe al Quirinale e
si avvierebbero le consultazioni, ma la strada per un dialogo
tra M5s e Pd sarebbe aperta.
– Al momento, incrociando le dichiarazioni dei leader,
sappiamo che Conte non ha ancora sciolto la riserva e dunque
potrebbe attendere il voto del Senato o anticiparlo e salire al
Colle prima di esso per un confronto con Sergio Mattarella ed
eventuali dimissioni. Luigi Di Maio ha chiesto alla Lega di
ritirare la mozione di sfiducia, di sostenere Conte in aula al
Senato e di votare il taglio dei parlamentari. Matteo Salvini
ha confermato il suo si’ al taglio dei parlamentari ma non ha
chiarito se ritirerà’ o meno la mozione di sfiducia a Conte,
ne’ ha annunciato come voterà’ al Senato dopo le eventuali
comunicazioni del premier. Nicola Zingaretti ha chiesto che
prima si apra la crisi di governo, quindi con un Conte
dimissionario, e poi si veda se e’ possibile dar vita a un
governo anche con i Cinquestelle. (AGI)
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