Inizia il percorso Popolare in Italia con il nuovo corso di Berlusconi e Renzi

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo nel quale prevedevamo una nuova composizione degli schieramenti partitici in Italia con la nascita di un partito europeista, guidato da Tajani, Guerini e Riccardi, alleato di un PD più spostato a sinistra, alternativo al polo sovranista, Noi con Salvini e Fratelli d’Italia, e ai residuali grillini.
Prevedevamo un ruolo da regista per Silvio Berlusconi e la cronaca politica ce lo conferma in queste ore. L’ex Presidente del Consiglio ieri ha composto il nuovo coordinamento nazionale del partito, escludendo Giovanni Toti e provocando lo strappo di Mara Carfagna. Toti andrà verso Giorgia Meloni, rafforzando Fratelli d’Italia al nord. Una mossa che libera Forza Italia da tentazioni sovraniste per assumere un ruolo di riferimento nel nuovo puzzle dei moderati.
Ora Matteo Renzi sa che se riprendesse la sua area di origine, quella popolare, troverebbe in Forza Italia e nella potenza mediatica di Berlusconi un alleato naturale. Inoltre in giro per l’Italia tante sono le riunioni tra cattolici che aspirerebbero ad essere un collante per un nuovo progetto popolare. Un dialogo in prima linea tra Renzi e Berlusconi difficilmente potrebbe coinvolgere i tanti post democristiani, ma un tavolo tra i loro diplomatici Tajani e Guerini sarebbe uno spazio naturale. Questa ipotesi, dicevamo, porterebbe ad una alleanza europeista tra i due partiti dove militerebbero Sassoli e Tajani, gli ultimi due presidenti del Parlamento Europeo. Un asse moderato che garantirebbe una forza solida per candidature trasversali  come Giuseppe Sala o addirittura Mario Draghi. Andiamo troppo avanti? No, se il filo per questa tela viene ispirato anche da OltreTevere.

Franca Parola

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