Amici e nemici.

Il signor Putin ha affermato ancora una volta che il liberalismo è sconfitto dalla storia di oggi.
Egli ritiene che le libertà ottenute dall’umanità, in particolare quelle del mondo occidentale ed evoluto, siano troppe e sbagliate.
Come spiegare diversamente, secondo lui, gli eccessi dovuti dalle libertà di esprimere i propri desideri sessuali o le devianze dovute all’uso delle droghe e di altri comportamenti antisociali  che inevitabilmente delegittimano poi le famiglie di essere forti presidi di civiltà e tradizione cristiana?
Naturalmente queste libertà, le libertà in genere, erodono , sempre secondo lui, la capacità di uno stato di proteggere ed aiutare i propri cittadini specie se appartengono agli strati sociali più deboli.

 Si è spinto più in là ed ha evidenziato che la mancanza di reali confini identitari e sovranisti  delle nazioni che compongono l’Europa ed il Medio Oriente rende tutto confuso e può capitare che non si sappia più bene chi è il proprio nemico e chi è il proprio amico.
Pare essere una persona franca, il signor Putin.
E’ da decenni a capo di una nazione, la Russia, che sa bene chi è amico e chi non lo è.
E lo mette in pratica con le guerre. Sopratutto con chi gli è vicino o direttamente in casa.
Pare che lo metta in pratica anche con chi vorrebbe opporsi a questa sua perdurante permanenza al governo del suo paese, che resta uno di quelli meno sicuri al mondo per la libertà di stampa e di professione politica , religiosa e sociale. Si rischia la pelle a schierarsi contro di lui.
E’ talmente convinto della bontà di questa visione delle cose che la vuole esportare in Europa, dove sta trovando molti estimatori .
Basta con questo buonismo, in buona sostanza. Trovatevi i vostri nemici e decidete  chi sono i vostri amici e fatelo bene ed in fretta.
La nostalgia del muro di Berlino è evidente. Quando esisteva quell’orrendo monumento contro la libertà che però definiva con chiarezza amici e nemici, le politiche estere della Russia erano chiare e non equivocabili. Lo erano molto meno per i russi, per chi quella nazione la viveva ogni giorno.
Per chi era condizionato ogni ora di ogni giorno della sua vita.
Anche noi abbiamo scoperto che siamo pieni di nemici.
Nemici ovunque, sopratutto se provano ad esprimere una opinione diversa da quella che è dichiarata dal nostro governo in carica.
Se qualche persona in vista dovesse farlo si scatena la guerra mediatica.
Immediatamente si diventa complici di scafisti, di terroristi e di congiure contro il capo.
All’istante si diventa una minaccia allo stato, uno o una che sta con i criminali.
Immediatamente i tanti soldati e soldatesse sbavano odio e rancore mitragliando insulti , gettando bombe incendiarie sulla vita personale e sparando siluri di minacce di ogni genere verso chi ha osato alzare la mano e dire: non sono d’accordo.
Eppure c’è chi apprezza questa visione prossima futura anche per il nostro paese.
Che bello sarebbe un mondo dove i nemici sono tutti fuori e gli amici tutti dentro e se le cose non funzionano troppo è per colpa di questa cavolo di libertà che ci siamo conquistati.
Ecco chi sono i candidati ad  essere nostri amici, quelli con cui dovremmo andare a braccetto e  da cui prendere lezioni di civiltà e di qualità della vita.
Dal signor Putin.

Agostino Mastrogiacomo.

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(Fonte Foto: Tgcom24.mediaset.it)

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