Riposizionati altri due cippi del confine Pontificio-Borbonico segno dei valori storici e presenza eroica sui territori

In pieno Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi. Nelle colline che si susseguono tra Sonnino, Terracina e Monte San Biagio 

Continuano le iniziative nell’ambito degli eventi e iniziative nell’anno del decennale del Parco Monti Ausoni. Sul tema storico, altri due cippi del confine Pontificio-Borbonico, precisamente il numero 10 e 14, sono stati riposizionati di recente dall’Associazione “Le colline di Santo Stefano” e ASD “Svalvolati into the wild” di Terracina insieme ad un nutrito gruppo di cittadini curiosi e volenterosi. In loro è nata la passione per la scoperta di un comprensorio di alta valenza storico- naturalistica, in pieno Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi. Nelle colline che si susseguono tra Sonnino, Terracina e Monte San Biagio, e precisamente lungo un sentiero noto come la “Via dei tre confini”, indicati dai cippi, pietre che furono poste nel 1846 a definire i confini tra lo Stato Pontificio dal Regno Borbonico. Un percorso non difficile, adatto anche ai bambini e alle famiglie per conoscere un po’ di storia del territorio. 

Il sogno è quello di poter un giorno partire a piedi da Torre Canneto (dalle sponde del Lago di Fondi) e arrivare nelle Marche, realizzando così un percorso storico-naturalistico che unisca il Mar Tirreno con il Mare Adriatico. Un sogno che può diventare realtà grazie anche ad iniziative già in atto da parte di Enti ed associazioni operanti lungo tutto il percorso, alle quali si unirà anche l’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi. Dopo aver ricollocato i cippi 10 e 14, il prossimo in programma da riposizionare in verticale sarà il numero 16. 

La riscoperta, la conoscenza e la promozione del confine potrà essere occasione di positive ricadute su tutto il territorio. Il Parco Monti Ausoni è già intervenuto fattivamente in tal senso con la realizzazione di sentieri e la creazione di diverse aree attrezzata pic-nic in diversi Comuni interessati, dove si può sostare comodamente e ammirare molti dei 649 cippi dell’antica linea di confine. 

Sul tema diversi convegni e riunioni si sono tenute negli anni, tanto da far crescere il numero delle associazioni e dei cittadini che si interessano alla promozione del territorio, dove la qualità della vita (aria, acqua, natura, cibo) è molto alta. Su questi punti bisogna investire (non solo nei grandi centri abitati) per combattere l’abbandono dei territori montani. La presenza e il continuo impegno eroico sui territori per offrire valori morali ed economici a chi li vive. 

La linea invisibile che attraversa l’Italia, dal Tirreno all’Adriatico, è l’antico confine tra lo stato Pontificio e quello Borbonico, scenario naturale che nella seconda metà dell’800 vedeva eserciti contrapposti, storie di briganti, cavalcate di uomini illustri e Santi. Sono 649 i cippi in pietra che con il trattato del 26 Settembre del 1840 tra lo Stato Pontificio e quello Borbonico, furono posizionati lungo tutto il confine. 

Fondi, 10.07.2019

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