AGROALIMENTARE: COLDIRETTI, CON BREXIT CIBO ITALIANO IN UK +18%

ROMA (ITALPRESS) – Mai cosi’ tanti prodotti alimentari italiani
sono stati richiesti in Gran Bretagna con la paura di una Brexit
senza accordo, che spinge il record di sempre nelle esportazioni
che fanno registrare un balzo del 18% in Gran Bretagna dove e’
corsa agli acquisti per fare scorte di cibo e bevande italiane per
il timore dell’arrivo di dazi e ostacoli amministrativi.
E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati Istat sul
commercio estero relativo al primo bimestre del 2019.
Dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano (+17%) dalle conserve di
pomodoro (+35%) all’olio di oliva (+9%), dall’ortofrutta fresca
(+4%) alla pasta (+9%) fino a al Prosecco (+18%) che e’ il
prodotto italiano piu’ apprezzato dagli inglesi, si registrano
forti aumenti degli ordini per tutti i prodotti simbolo della
dieta mediterranea Made in Italy, secondo l’analisi della
Coldiretti. La corsa a fare scorte e’ il frutto – sostiene la
Coldiretti – del crescente apprezzamento degli inglesi per lo
stile alimentare italiano ma anche delle preoccupazioni per le
barriere tariffare e le difficoltà di sdoganamento che potrebbero
nascere da una Brexit senza accordo con l’aumento de costi per le
consegne.
Senza accordo – continua la Coldiretti – un problema e’ anche la
tutela giuridica dei marchi con le esportazioni italiane di
prodotti a indicazione geografica e di qualità (Dop/Igp), che
incidono per circa il 30 per cento sul totale dell’export
agroalimentare Made in Italy e che senza protezione europea
rischiano di subire la concorrenza sleale dei prodotti di
imitazione da paesi extracomunitari. Non vanno infatti dimenticati
– continua la Coldiretti – i casi, smascherati in passato, della
vendita di falso prosecco alla spina o in lattina fino ai finti
Barolo e Valpolicella in polvere dei wine kit venduti in Gran
Bretagna. In gioco ci sono i 3,4 miliardi di export agroalimentare
Made in italy realizzati nel 2018. Dopo il vino che
complessivamente ha fatturato sul mercato inglese quasi 827
milioni di euro, spinto dal boom del Prosecco Dop con 348 milioni,
al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani pi§
venduti in Gran Bretagna c’e’ – continua la Coldiretti –
l’ortofrutta fresca e trasformata come i derivati del pomodoro con
234 milioni, ma rilevante e’ anche il ruolo della pasta, dei
formaggi e dell’olio d’oliva. “La mancanza di un accordo e’ lo
scenario peggiore perché rischia di rallentare il flusso
dell’export, ma a preoccupare e’ anche il pericolo che con
l’uscita dall’UE si affermi in Gran Bretagna una legislazione
sfavorevole alle esportazioni agroalimentari italiane”, afferma il
presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
(ITALPRESS)

ItalianFood

(fonte foto: WineNews)

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