DAZI: COLDIRETTI, IN GUERRA VINO TRA USA E UE, ITALIA LA PIU’ COLPITA

Roma, 13 apr. (AdnKronos) – L’Italia è il Paese più danneggiato da una
eventuale guerra dei dazi tra Stati Uniti ed Unione Europea sul vino
che con un valore di 1,5 miliardi nel 2018. E il prodotto
agroalimentare Made in Italy più esportato nel 2018 in Usa dove
l’Italia è il primo paese fornitore con oltre 1/3 (34%) del mercato
complessivo in valore davanti alla Francia (28%).

È quanto emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si
evidenzia che valgono appena 2,2 milioni le importazioni in Italia nel
2018 di vino statunitense inserito nella lista dei prodotti da colpire
nelle contromisure predisposte dalla Ue in risposta all’ipotesi di
dazi formulata dal presidente Trump sui prodotti comunitari.

La ”guerra del vino” – sottolinea la Coldiretti – è particolarmente
rilevante per gli Stati Uniti dove la produzione iniziata negli anni
60, grazie soprattutto alla California, ha raggiunto quasi il 10% del
totale mondiale per effetto di una crescita vorticosa delle
coltivazioni che hanno consentito agli USA di diventare il quarto
produttore di vino a livello globale dopo Italia, Francia e Spagna con
una quantità di 24 milioni di ettolitri.

Gli Stati Uniti pero’ – continua la Coldiretti – sono
diventati anche il primo consumatore mondiale di vino con 31,8 milioni
di ettolitri che in parte vengono soddisfatti dalle importazioni,
provenienti principalmente da Italia e Francia.

In realtà la guerra dei dazi tra Usa e Unione Europea – sottolinea la
Coldiretti – si è estesa in modo preoccupante all’intero sistema
agroalimentare con le ritorsioni ipotizzate dall’Unione Europea per 20
miliardi di euro che riguardano oltre ai vini anche prugne, Mars, Twix
ed M&Ms, chewingum, tabacco, vaniglia, caffe’, pesce surgelato,
succhi, olio di semi e frutta secca che l’Italia importa in gran
quantità.

Si tratta di una risposta alla black list stilata dall’Amministrazione
statunitense per un importo complessivo di 11 miliardi di dollari che
comprende importanti prodotti agroalimentari di interesse nazionale
come – continua la Coldiretti – vini tra i quali il Prosecco ed il
Marsala, formaggi come il pecorino, ma anche l’olio di oliva, gli
agrumi, l’uva, le marmellate, i succhi di frutta, l’acqua e i
superalcolici tra gli alimentari e le bevande.

Per l’Italia si tratterebbe di uno scenario devastante
che mette a rischio circa la metà (50%) degli alimentari e delle
bevande Made in Italy esportate in Usa dove nel 2018 si è registrato
il record per un valore di 4,2 miliardi (+2%), secondo l’analisi della
Coldiretti.

”Occorre dunque di evitare uno scontro che rischia di determinare un
pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi
alleati” ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore
Prandini, nel sottolineare che ”gli Usa si collocano al terzo posto
tra i principali italian food buyer dopo Germania e Francia, ma prima
della Gran Bretagna”.

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(fonte foto: Wine Pambianco)

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