La maggioranza

A furia di ripetere che ” abbiamo la maggioranza” rischia di passare il messaggio che questa maggioranza sia ipso facto la chiave di accesso previlegiata verso la giustizia.
“Siccome ho il consenso della maggioranza degli elettori è quindi giusto quello che faccio in nome di questo mandato”.
E per rafforzare questo principio, del tutto sballato, invento anche la democrazia diretta dove ognuno di continuo è chiamato ad esprimere, sempre a maggioranza, ogni provvedimento di legge o regolamento che però riguarda tutti.
I contrappesi della democrazia rappresentativa, che consentono a chi non ha la maggioranza di avere comunque un ruolo nelle decisioni da prendere (magari modificando i testi di legge originari in una versione maggiormente rappresentativa di tutte le istanze legittimate da una elezione) sembrano essere un impiccio a chi governa.
Un inutile passaggio democratico visto che si vuol far passare in messaggio che ” la maggioranza degli italiani ” ha determinato di colpo che ogni cosa fatta da chi governa è per forza di cose giusta.
Secondo questo principio in un condominio la maggioranza prende sempre decisioni giuste, in un CDA di un’azienda pure, in un governo anche.
Ecco, quello che ho sempre temuto che potesse affermarsi rischia di avverarsi o di andarci parecchio vicino.
Temo da sempre che ci sia chi voglia imporre la società perfetta, la società giusta per definizione.
La maggioranza ha scelto di mandare Gesù Cristo sulla croce, tanto per ricordarne una.
La maggioranza applaudiva Hitler, Stalin e attualmente il dittatore della Corea del Nord.
Non è affatto certo che la maggioranza deleghi automaticamente i” giusti del popolo” a rappresentare tutti con una elezione.
E c’è chi questa cosa la sa bene e sapendo che non può contare su una rivoluzione antidemocratica, allora sfrutta le debolezze dei sistemi democratici stessi( debolezze che sono anche garanzie ) per conquistare il potere e gestirlo in modo temerario e spregiudicato.
Faccio un esempio: raccogliere 150.000 firme per accreditarsi un consenso verso un’iniziativa complessa e sceglierlo di farlo con i gazebo nelle piazze richiede uno sforzo improbabile e molto insicuro nei risultati.
Diffondere un falsa notizia che sottolinea che ogni immigrato ha diritto ad un cellulare gratis e a ricariche mensili oltre ad un alloggio in hotel a 4 stelle ottiene un consenso immediato di decine di migliaia di condivisioni che moltiplicate equivalgono ognuna un gazebo in una piazza. In pochi minuti e senza alcuno sforzo economico né impegno fisico.
Indignarsi per questo è semplicemente ridicolo.
Combatterlo è un imperativo.

LambertusA

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