Roma Best Practices Award, “Mamma Roma e i suoi figli migliori” 2019 – intervista a Paolo Masini, Presidente dell’Associazione Roma BPA

Lo scorso 10 dicembre è stata lanciata la terza edizione del Roma Best Practices Award, “Mamma Roma e i suoi figli migliori”, il riconoscimento che premia le migliori idee, i migliori progetti, le migliori pratiche, per la città di Roma.
Otto sono le categorie del Roma Bpa 2019: Roma Cresce Bene; Roma Roma Tvb; Roma Accoglie Bene; Roma Parla Bene; Roma Innova Bene; Roma si Muove Bene; Roma Coltiva Bene; Roma Studia Bene

Alessandra Bonifazi ha intervistato per Lazio Sociale, Paolo Masini, ideatore del Premio Roma Best Practices Award e Presidente dell’Associazione BPA, già Assessore di Roma Capitale .

D – Paolo Masini, ci può raccontare chi premia il Roma Best Practices Award – Mamma Roma e i suoi figli migliori e quali sono le motivazioni che hanno spinto ad organizzarlo?
R – E’ un Premio giunto alla terza edizione, che si sta ben radicando sul territorio romano, e che dà l’opportunità di realizzare i progetti delle tantissime persone che vogliono bene a questa città. Il Premio nasce per riconoscere la gente brava della città di Roma, per metterla in rete; con Mamma Roma sono partiti molti progetti nati dallo scambio di buone pratiche di diverse realtà. Il bando quest’anno si concluderà il 9 febbraio, non a caso è stata scelta questa data perché il 9 febbraio è la giornata della Repubblica Romana; un po’ questo premio sta nello spirito di un riscatto, il riscatto di Roma come fecero brillantemente i meravigliosi ragazzi della Repubblica Romana. Sono 8 le categorie del Premio, una in più rispetto all’anno scorso; abbiamo visto che rispetto alle tante proposte c’era bisogno di dare più forza ai progetti delle scuole e di lasciare una categoria più riservata alla responsabilità sociali di impresa. Il riconoscimento consiste in premi in beni e servizi perché è proprio l’idea stessa del premio, ossia che ognuno dà in base a quello che ha; pertanto, noi chiediamo alle aziende di metterci del proprio; ci stanno arrivando molte proposte e ci auguriamo che ne arrivino ancor di più.
Lo scorso anno sono stati circa 50 i progetti realizzati in città grazie a Mamma Roma e li stiamo presentando di volta in volta perché si sviluppano nel corso dell’anno. Così, abbiamo presentato il calendario gentile, cioè il calendario delle persone gentili dell’Associazione Civico 17 ,vincitore di Roma Bpa 2018 sezione Roma Parla bene; il calendario raccoglie le immagini delle persone più gentili in vari settori, scelte dai cittadini, e man mano stiamo presentando altri progetti; sul sito di www.romabpa.it potete seguire anche i vari appuntamenti. Rispetto all’anno scorso però c’è una novità che ci fa molto piacere, abbiamo chiesto a Luca Barbarossa, visto che ha fatto un bellissimo disco che mette al centro proprio la sana romanità che si intitola Roma è de tutti, di stare in giuria e pertanto quest’anno avremo un altro giurato importante.

D – Rispetto allo spirito che anima il Premio, lei ha parlato spesso della c.d. moltiplicazione delle esperienze, quanto è importante la presenza di queste realtà in una città complessa come quella di Roma?
R – E’ fondamentale la loro presenza. Al di là di chi la governa di volta in volta, credo che questa città debba avere degli anticorpi per reggere malgrado tutto, malgrado la mancanza di fondi. Son premiate le persone meravigliose che quotidianamente fanno un lavoro enorme, e Mamma Roma nasce per dare loro sostegno, l’opportunità di realizzare i propri sogni, che sono sogni per la città intera. Il progetto sostenuto va infatti a beneficio di tutta la collettività. Così, ad esempio, il 21 gennaio siamo stati all’interno del carcere di Rebibbia, con un altro progetto, abbiamo consegnato quale premio, le tele che hanno vinto gli ospiti, pittori, del carcere di massima sicurezza, e viene data loro la possibilità di dipingere. Tra l’altro, loro ci hanno proposto qualcosa in più, ossia, con i quadri che dipingeranno vogliono finanziare un altro progetto di Mamma Roma. Quindi è un circolo che si ripete, che aumenta il loro valore.
L’esempio classico che faccio spesso riguarda Equoevento che due anni vinse il Premio Mamma Roma, noi gli offrimmo la comunicazione come premio, e l’anno successivo Equoevento grazie a Mamma Roma ha fatto un accordo con Semi di Libertà Onlus, la cooperativa di Paolo Strano, che promuove il progetto “Birra vale la Pena”, con lo scopo di impiegare i detenuti di Rebibbia nella produzione di birra. L’accordo prevede che Equoevento prenda il pane avanzato all’Hilton e lo porti ai ragazzi della cooperativa Semi di Libertà; il pane viene fermentato e viene così prodotta la birra. Con la birra, la gelateria Splash, vincitrice anch’essa di buoni offerti da Carrefour, grazie ad un accordo con Mamma Roma, produce un dolce che si chiama Birramisù; i savoiardi vengono imbevuti nella birra anziché nel caffè ed il dolce, buonissimo che consiglio a tutti di assaggiarlo, finisce sul tavolo della Locanda del Girasole. E così il cerchio si chiude in maniera magica con quattro realtà romane che portano avanti un concetto sano di economia circolare.

D – Un ottimo esempio di moltiplicazione di esperienze diverse! Per chi volesse candidarsi qual è il termine ultimo per farlo?
R – Sia per gli sponsor, che vogliono offrire un bene o servizio, sia per le associazioni, il 9 febbraio è il termine ultimo; è possibile visitare il sito Roma BP punto it, riempire il format e inviarlo; la premiazione sarà il 13 aprile prossimo.

Lazio Sociale continuerà a seguire Roma Best Practices Award, “Mamma Roma e i suoi figli migliori”, e il 13 aprile sarà presente all’evento finale di premiazione per parlare e dare voce alle tante belle realtà presenti a Roma. Un Grazie a Paolo Masini, a tutto lo staff e alla giuria del Premio!

 

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