La manovra di Salvini e Di Maio tassa il volontariato

Sono ore di grande preoccupazione e proteste per la manovra economica della maggioranza composta dai salviniani e dai grillini; nella manovra è stato approvato un emendamento che sopprime la riduzione del 50% dell’IRES alle organizzazioni di volontariato che compiono ogni giorno una azione di assistenza e beneficenza sul territorio italiano.
Viene tassato il volontariato, la beneficenza, come fosse una qualsiasi attività commerciale.
Vengono tassati gli sforzi di bontà e solidarietà degli italiani.
Con più comunicati si sono sollevate le posizioni del Mondo del Terzo Settore.
In primis quello della Comunità di Sant’Egidio che ha sollevato la questione, dopo aver servito 60.000 pasti ai poveri nel periodo natalizio.
Il Forum del Terzo Settore nazionale con la portavoce Claudia Fiaschi ha evidenziato come questa manovra tassa il volontariato con 118 milioni l’anno, come fosse una impresa commerciale. Ha dovuto, in un altro comunicato, spiegare alla vice ministro Castelli che le organizzazioni di volontariato non distribuiscono gli utili, evidenziando la incompetenza e l’ignoranza in materia del rappresentante del Governo gialloverde. Anche le Acli nazionali in un comunicato hanno evidenziato tale incredibile aumento della tassazione proprio sul volontariato.
Dopo tale sollevazione popolare e sociale il Ministro del welfare Di Maio ha fatto una dichiarazione di retromarcia, considerando un errore l’aliquota dell’IRES sul volontariato e che lo avrebbero corretto in un prossimo provvedimento, perché in manovra non si poteva più correggere. Tante le critiche sulla competenza della compagine di governo. Abbiamo raccolto le dichiarazioni del Portavoce del Forum del Terzo Settore della provincia di Latina Nicola Tavoletta che ha espresso grande preoccupazione per la insensibilità sociale dimostrata e la scarsa predisposizione al confronto, perché se ci fosse stato certi errori non si verificherebbero. L’ansia da pubblicazione su Facebook fa questi scherzi, così come la sfiducia nelle organizzazioni sociali. Purtroppo la concertazione e la mediazione è mortificata, speriamo nella correzione dell’errore, così definito.

Carla Felicia

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