Scrittore Sumero: serie speciale – puntata 8

Godel  non trovava soluzioni in quei giorni da offrire ad Elba e a Giorgia, ma decise di ascoltare il consiglio della ricercatrice e di migrare negli Stati Uniti, ma, prima, propose loro di passare tutti insieme il Natale. Giorgia lo guardò quel giorno e con un sorriso gli disse di si, ma lei aveva un altro destino, la storia di Elba la aveva catturata. Per loro Natale a Brno, in Moravia, prenotarono per la cena un bistrot. Sorge il sole sul Mediterraneo, le acque erano solcate da una potente triremi, a bordo lo Scrittore Sumero, guardava l’alba.
L’approdo era vicino: Valentia Edetanorum.
La città era decaduta dopo la guerra tra Pompeo e Sertorio, ora lo Scrittore Sumero aveva il compito di farla rilanciare, questa era la missione.
Giunto in città spedito, a passo svelto, si diresse verso il centro. Si sedette in una osteria, tavolo in un vicolo, ed attese.
Tra la folla apparve una ragazza bionda, veste gialla luminosa come il sole e sguardo serio.
Si sedette al tavolo senza esitazione, senza inviti. Guardò lo Scrittore Sumero, che la attendeva, ed iniziarono a parlare. Lei era Giulia da Ur, veniva dalla antica città sumera.
Si sedette al tavolo senza esitazione, senza inviti. Guardò lo Scrittore Sumero, che la attendeva, ed iniziarono a parlare. Lei era Giulia da Ur, veniva dalla antica città sumera.
Un incontro organizzato per iniziare quel lavoro. Giulia da Ur e lo Scrittore Sumero con l’intesa di uno sguardo si alzarono ed entrarono nella osteria la “Vaca Verde”, solcarono una porta: VI, VII, XX AB ASSURDO.
Erano in una sala fantastica, un ristorante avvolto nelle vetrate di un acquario con 10.000 pesci tropicali che volteggiavano. Era il ristorante dell’oceanografico di Valencia. Il parco marino più grande d’Europa ospitava quel ristorante dall’ambientazione straordinaria, progettato dall’architetto Felix Candela, era all’interno della incredibile Città delle Arti e delle Scienze. Calatrava era il progettista. Il ponte della Garbatella, disse lo Scrittore a Giulia, per continuare a parlare è opera di Santiago Calatrava. Quando percorriamo il raccordo verso l’autostrada sulla sinistra, c’è l’incompiuta città dello sport, anche quella è di Calatrava. Giulia, molto concretamente, lo guardò e lo riportò al tema dell’incontro. Erano in quella osteria passati al futuro, anni 2000, ora lei gli avrebbe dato gli elementi per ricostruire il percorso. Scrittore Sumero hai un compito e non è quello di rilanciare Valencia, a questo ho pensato io, ma devi andare a Brno, lì troverai degli amici e capirai, potrò accompagnarti se vuoi. Va bene, andiamo. L’ascensore, una capsula di vetro ed acciaio, saliva la profondità di quella scenografia marina dai colori sfavillanti come il vestito e lo sguardo di Giulia, tutti e due a Brno, Natale 1931.

Scrittore Sumero

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