Fish Latina Onlus: “Natura Inclusiva: buone pratiche e inclusione sociale”, 17 novembre 2018 – intervista alla Presidente Manuela Pimpinella

Fish (Federazione Italiana per il superamento dell’Handicap) Latina nasce nel 2015 da una rete di associazioni della provincia, impegnate in politiche mirate all’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Fish Latina Onlus promuove il convegno dal titolo “Natura Inclusiva: buone pratiche e inclusione sociale”, che si terrà sabato 17 novembre p.v. dalle ore 9.00 alle ore 13.30, presso il Centro visitatori di via Carlo Alberto 188 a Sabaudia (LT). L’incontro pubblico nasce da un progetto di inclusione sociale, con lo scopo di promuovere buone pratiche di inclusione, legate ad un approccio bio-psico-sociale della disabilità, dove i  contesti naturali giocano un ruolo importante sulla libera espressione delle capacità e sulla relazione sociale.

Alessandra Bonifazi ha intervistato per Lazio Sociale la dott.ssa Manuela Pimpinella, Presidente di Fish Latina Onlus, nata a Fondi (LT) il 24/11/1980 e attualmente residente a Monte San Biagio dove lavora come psicologo Clinico e Coordinatore del Centro Diurno Diurno Disabili Adulti di Monte San Biagio (LT). La dott.ssa Pimpinella è Portavoce dell’A.P.S. “Il Sughero”, associazione cofondatrice della Fish Latina e della Società Cooperativa Sociale “Diafora”, in qualità di ente gestore del Centro Diurno Disabili Adulti del Comune di Monte San Biagio. Dall’8 Aprile 2017 è Presidente di Fish Latina Onlus

D. Presidente Pimpinella ci può spiegare come nasce Fisch Latina Onlus e qual è il suo ambito di azione?
R. Fish Latina nasce a maggio del 2015, dalla volontà di numerose associazioni della provincia, impegnate in politiche mirate all’inclusione sociale delle persone con disabilità. Il punto di partenza è stata la volontà di fare rete. Ieri come oggi, occorre intraprendere un percorso di collaborazione tra le associazioni aderenti per continuare a fare squadra con istituzioni, enti locali, imprese, mondo del no-profit, e società civile. La FISH provinciale, come quella nazionale e regionale, è un’organizzazione ombrello, che partendo dalla visione bio-psico-sociale della disabilità, contrapposta al modello medico, che per decenni ha reiterato pregiudizi e segregazioni, interviene per garantire la non discriminazione e le pari opportunità, in ogni ambito della vita. La disabilità, infatti, deve essere intesa come una questione che non riguarda solo i singoli cittadini che ne sono coinvolti o le loro famiglie, ma piuttosto un impegno di tutta la comunità.La mission della Fish Latina, è quella di porsi come riferimento per le istituzioni ed ente promotore di iniziative e progetti in grado di sviluppare un welfare moderno, inclusivo, equo ed efficace.
D. Il 17 novembre p.v. Fish latina Onlus ha organizzato il convegno “Natura Inclusiva: buone pratiche e inclusione sociale”, a chi è rivolto?
R. Nel convegno del 17 Novembre, la FISH Latina, come anche la FISH Lazio, hanno un ruolo di supporto organizzativo e di collaborazione, nei confronti di organizzazioni del Terzo Settore, come la Società Cooperativa Sociale “Diafora”, l’A.P.S. “Il Sughero” e l’Istituto Pange Onlus, veri e propri organizzatori del Convegno e promotori di importanti iniziative volte all’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità intellettiva e socio – relazionale, con progetti di rilievo provinciale come il PARCO AMICO. Nella speranza che l’appuntamento del 17 non diventi la solita tavola rotonda per addetti ai lavori, invitiamo a partecipare: le famiglie, gli organismi del Terzo Settore, i naturalisti, i biologi, le guide ambientali, i rappresentanti del mondo dei Parchi, gli amministratori, gli insegnati ma anche e soprattutto i non addetti ai lavori, per un brainstorming che possa condurre il processo di inclusione verso nuovi orizzonti.

D. Che cosa s’intende per Natura Inclusiva?
R. Natura Inclusiva è una campagna di comunicazione e una nuova sfida all’inclusione sociale e lavorativa. La finalità è quella di promuovere buone pratiche di inclusione, legate ad un approccio bio-psico-sociale della disabilità, dove i contesti naturali giocano un ruolo importante sulla libera espressione delle capacità e sul coinvolgimento sociale. Utilizzando i benefici della Natura ed in linea con la Convenzione ONU, sui Diritti delle Persone con Disabilità, l’obiettivo è quello di garantire ad ogni individuo la partecipazione ed il coinvolgimento in situazioni e contesti di vita, legati alla crescita ed al benessere psicologico, sociale ed economico.

D. Chi è stato invitato a partecipare come relatori e ospiti?
R. Sono stati invitati a partecipare gli Assessori Regionali all’Ambiente, al Lavoro ed alle Politiche Sociali, nelle persone di Enrica Onorati, Claudio Di Berardino e Alessandra Troncarelli.
Tra i saluti istituzionali saranno presenti anche, il Direttore del Parco Nazionale del Circeo, Paolo Cassola, il Direttore del Parco Regionale dei Monti Ausoni, Giorgio de Marchis ed il Direttore del Parco Regionale Naturale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi, Luciano Manfredi. A portare i saluti dell’AUSL di Latina, sarà Anna Di Lelio, Direttore F.F. UOC di Neuropsichiatria Infantile.
Nella prima sessione del convegno, saremo coinvolti Daniele Stavolo ed io, rispettivamente in qualità di presidenti della Fish Lazio e Fish Latina. Interverrà inoltre, Giulia Sirgiovanni, portavoce dell’Istituto Pangea Onlus, che presenterà il progetto “Il Parco Amico” promotore della campagna Natura Inclusiva.
Nella seconda sessione, saranno presentate numerosi esempio di buone pratiche di inclusione legate alle aree naturali, come: Mauro Pandimiglio della scuola di vela “Mal di Mare”, Giovanni Netto, responsabile del Settore Educazione del Parco Nazionale del Circeo, Barbara De Angeli, docente dell’Università Roma Tre e Agelica Testa, guida AIGAE.
Nella terza sessione interverranno: Patrizia Ciccarelli, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Latina e Ida Ferrari, portavoce del Coordinamento Via Libera, per dare una testimonianza di come la politica e la collaborazione in rete, possano essere messe a servizio dell’Inclusione. Sarà, inoltre, premiato l’I.C. “G. Garibaldi” di Fondi, come scuola inclusiva, per l’altissimo numero di partecipazione delle classi al progetto “Il Parco Amico”.
L’evento più atteso resta comunque l’esperienza di interpretazione ambientale delle Guide del Parco Amico (ospiti del Centro Diurno Disabili di Monte San Biagio). Qui, sapremo stupirvi!

D. Iniziative future?
R. La campagna di comunicazione Natura Inclusiva continuerà il suo percorso di promozione e sostegno di progetti di inclusione sociale che abbiano come punto fermo quello di utilizzare la Natura per promuovere la libera espressione delle capacità delle persone con disabilità. L’augurio è che questo convegno del 17 novembre, possa avviare un dialogo con tutti gli attori coinvolti, per iniziare a programmare e a progettare azioni mirate all’inclusione non solo sociale, ma anche lavorativa di persone con disabilità, con particolare attenzione alla disabilità intellettiva e socio – relazionale.
Con la convinzione che è quasi superfluo dirlo, l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, anche intellettiva e/o relazionale, non è una semplice enunciazione astratta, non è solo un diritto sulla carta, ma è possibile, fattibile e foriera di ricchissimi e preziosissimi risultati, l’importante è avviare un percorso di formazione e di inserimento lavorativo inclusivo, personalizzato e adeguato a stimolare quanto di meglio c’è in ogni individuo.
Le aree protette ed i luoghi naturali in genere rappresentano un patrimonio collettivo di eccezionale valore, che ci impegniamo a tutelare, ma anche a trasmettere per vederne garantiti il rispetto e la conservazione nel tempo.
Ora, a circa 15 anni dalla “Dichiarazione di Norcia”, forse è arrivato il momento che le persone con disabilità possano realmente contribuire a migliorare la qualità della loro vita nel pieno rispetto delle condizioni fisiche di ciascuno e nel pieno rispetto degli ecosistemi, proponendo percorsi di formazione e di inserimento lavorativo inclusivo che li veda protagonisti attivi delle Aree protette che molti, compresi loro, hanno contribuito a rendere accessibile.
L’accoglienza, la fruibilità e l’accessibilità delle aree protette può ora tramutarsi in lavoro, svolto e promosso proprio da chi sinora ne è stato il destinatario finale e questo non solo tramite l’inserimento lavorativo nelle Istituzioni come categorie protette, ma anche come frutto del lavoro di Cooperative sociali e associazioni di categoria che hanno la volontà, la formazione e quindi le capacità di poterlo fare.
Per questo motivo si sta studiando la fattibilità di un progetto pilota che consideri l’accessibilità all’interno del più ampio concetto di qualità dell’accoglienza di strutture e servizi, adottando concetti e modelli di azione partecipativi, inclusivi ed universali, che vedano le persone con disabilità come protagonisti attivi dell’accoglienza dei visitatori e promotori di diverse attività da svolgere all’interno dell’area protetta.
Saranno necessari piani di adeguata formazione, per chiunque abbia la volontà di lavorare in questo senso, bisognerà promuovere piani di azione per l’accesso all’educazione e alla formazione ambientale da parte di persone con disabilità e adeguati piani di formazione verso gli operatori sociali ed ambientali. In questo senso, si auspica una collaborazione con le Istituzioni del mondo dei Parchi e con la Regione Lazio.

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