Al via la Costituente delle Idee di Argomenti2000

Al via la Costituente delle Idee promossa dall’Associazione Argomenti2000.
L’evento fu già annunciato nel mese di luglio, durante il seminario associativo tenuto a Fondi, nel Monastero di San Magno, indicando la via da intraprendere, ossia quella della generatività “quale capacità della nostra vita di essere utile agli altri” e quella di “farsi generosi collettori e suggeritori dell’unitarietà, nella ricchezza della diversità”.
La Costituente delle Idee, che si terrà domani 27 ottobre a Roma presso il Palazzo della Cooperazione, sarà l’occasione per definire priorità e proposte per la rigenerazione di una politica più attenta alla persona e al bene comune.

Oggi Alessandra Bonifazi di Lazio Sociale ha incontrato e intervistato l’on. Ernesto Preziosi, già Deputato e Vice Presidente dell’Azione cattolica, Presidente dell’Associazione Argomenti 2000.

D – Domani 27 ottobre l’associazione Argomenti2000 terrà a Roma la “Costituente delle idee”, ci può dire come nasce e qual è stato il percorso che ha portato alla organizzazione di questo incontro?
R – Argomenti2000 è un’associazione che lavora da diversi anni nel campo della formazione sociale e politica, e l’analisi che abbiamo fatto negli ultimi due anni è stata quella di dire che i partiti in questo momento sono in crisi, sono in difficoltà, sono incerti per quanto riguarda la loro identità e anche la loro proposta. Molto si sta formando intorno a delle leadership, che hanno anche qualche elemento di improbabilità, perché sono leadership temporanee e non fanno riferimento a contenuti.
Noi abbiamo cercato di dire invece che il punto di incontro delle persone deve essere intorno ad alcuni contenuti politici, a delle linee politiche; per questo abbiamo scelto alcune parole chiave, che sono significative, dell’agenda politica del Paese, come la salute, la formazione culturale, il lavoro, il tema dell’immigrazione, e così via, e su queste parole chiave abbiamo elaborato alcune idee e proposte concrete. Su di esse apriremo un confronto che partirà sabato prossimo e che proseguirà nei prossimi mesi su tutto il territorio nazionale, per vedere quanta gente è d’accordo sulle proposte presentate.

D – Sabato verrà quindi presentato un manifesto, a chi è rivolto e quali sono i temi e le proposte del manifesto?
R – E’ rivolto all’opinione pubblica in generale, così come a chi già opera nel campo del sociale e ha però la diffidenza a riconoscersi in una proposta politica. Ogni tema è specifico anche di un campo particolare, come il lavoro, il tema dell’Europa, che è un tema fondamentale in questo momento, in vista del confronto elettorale che si terrà nella prossima primavera; abbiamo il tema della salute, il tema delicatissimo della regionalizzazione, sul piano della salute pubblica e della salute privata, quali diversi modi di intervenire. Sono tutte proposte concrete, e anche molto particolari, che vogliono aprire un dibattito, un confronto, e chiedere alle persone di schierarsi in modo da scegliere i contenuti prima ancora dei contenitori.

D – In una fase storica di profonda crisi e di rabbia sociale è possibile costruire un’alternativa, una proposta condivisa?
R – Non solo è possibile ma è assolutamente necessario, perché questa fase rischia, lo vediamo da tanti piccoli segnali, di essere una fase che degenera, e a quel punto se degenera non ce n’è più per nessuno, nel senso che non vanno più in crisi i partiti, o il consenso di questo o quel partito, ma le singole Istituzioni. Noi lo abbiamo visto già nell’intervento di Grillo dell’altro giorno sul Presidente della Repubblica. Non è tanto la mancanza di libertà, per cui uno può esprimere liberamente la sua opinione, bensì è il tentativo di destrutturare, rendere non credibili le Istituzioni repubblicane che sono un sistema democratico partecipativo complesso, come è giusto che sia così in una società complessa. Quindi intorno alla democrazia diretta e plebiscitaria, oggi è pericolosissimo rispetto a questa realtà, noi dobbiamo invece riaccreditare il senso delle Istituzioni democratiche aperte alla partecipazione, ma che all’interno loro hanno pesi e contrappesi proprio per garantire la libertà di tutti; in fondo è l’attuazione vera di quell’articolo della Costituzione che riconosce che la sovranità appartiene al popolo ma che la esercita in determinate forme.

D – Dopo il 27 ottobre, quali saranno gli sviluppi futuri?
R – Cercheremo di promuovere a livello regionale, in varie regioni, dei forum locali, che mettano insieme a confronto queste proposte e poi soprattutto di aprire una pagina di confronto con le leadership politiche nazionali, in particolare noi ci riferiamo al centro sinistra, perché possano essere anche questi degli elementi che sollecitano verso la ritessitura di un aspetto che, mi pare evidente sotto gli occhi di tutti, in questo momento latita. Purtroppo la nostra opposizione di centro sinistra in questo momento è più rumorosa e urlata che un’opposizione concreta, che faccia intravedere agli italiani l’alternativa all’attuale governo, non basta dire che non va bene, come è giusto dire che non va bene, ma non è sufficiente, dobbiamo offrire invece un’alternativa; quindi un’interlocuzione politica con i partiti del centro sinistra è necessaria anche in vista delle prossime valutazioni europee, credo che questa sia una strada veramente da perseguire.

locandina la costituente delle idee

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