FareRete Onlus: la sua genesi e le buone pratiche adottate a quattro anni dalla costituente

“FareRete Onlus: la sua genesi e le buone pratiche adottate a quattro anni dalla costituente” di Rosapia Farese – Vice Presidente Associazione FareRete BeneComune Onlus

FareRete nasce ufficialmente il 14 ottobre 2015 a Roma nella sede dell’istituto di ricerche di mercato Medi-Pragma, per iniziativa della sua creatrice e fondatrice Rosapia Farese e di un gruppo di esperti della sanità che hanno dichiarato nell’occasione: “Ci siamo incontrati da uomini liberi per trovare con coraggio e creatività, con coinvolgimento e passione, soluzioni semplici e straordinarie, per creare valore nella società in cui viviamo!”.

FareRete rappresenta un nuovo soggetto associativo, che vuole proporsi come luogo d’incontro e di aggregazione, una associazione che nasce con lo scopo di focalizzare azioni comuni per il raggiungimento del benessere e della salute in un mondo aperto a tutti, in altre parole uno stimolo per passare dalla cultura del dire a quella del fare.

In questi quattro anni trascorsi l’obiettivo principale su cui si è concentrato il lavoro è stato quello di far conoscere Associazione, in particolare:
– Creare e diffondere l’immagine, la visione e l’operato di FareRete come organizzazione composta da esperti multidisciplinari uniti da una visione condivisa del Bene Comune.
– Diffondere la conoscenza dei suoi “servizi” a potenziali clienti, siano essi donatori e/o fruitori
– Creare consenso attorno all’innovazione sostenibile ed alla condivisione delle informazioni .
– Diventare un punto di riferimento per gli stakeholder, per l’opinione pubblica e per tutti gli interlocutori interessati relativamente alle problematiche gestionali della sanità e dell’inclusione sociale.

Abbiamo iniziato a lavorare sullo sviluppo del tema “La Salute nelle città: un Bene Comune” ed in tale contesto abbiamo portato avanti, i punti chiave sullo stili di Vita e lo stato di salute del cittadino.

Il percorso di FareRete vuole essere un atto di amore e di impegno concreto che consenta di superare l’individualismo; come tale opera in collaborazione e condivisione di intenti con le Istituzioni e con quanti donne e uomini, professionisti e cittadini pensino che il bene comune non sia una vaga utopia ma un valore umano e sociale da salvaguardare.

Ma perché si genera un’iniziativa di questo tipo? Quali pratiche sono state adottate? E quali saranno i risultati attesi? Percorriamo insieme i primi passi di vita di un’associazione che ha già dato origine a diversi progetti presentati in questi anni e possiamo affermare che il livello di sviluppo e di equilibrio della nostra associazione, che tanti dall’esterno percepiscono come un unicum tra le associazioni che perseguono il fine del BeneComune, si debba alle persone che in questi anni hanno dedicato tempo, idee e dedizione.

Il primo elemento da esplorare è il PERCHE’ nasce FareRete: continuando il progetto di vita lasciato in eredità da Michele Corsaro, marito di Rosapia e fondatore insieme a lei di Medi-Pragma, l’obiettivo di FareRete è il Bene Comune, come sistema di valori cui ispirare i comportamenti di tutti i giorni, ma anche come fonte di innovazione inclusiva e non esclusiva, impronta fondamentale da dare all’agire individuale e collettivo, per creare valore sociale e civile nel tempo in cui viviamo.

Il secondo elemento è COME nasce, e qui la visione è quella di un percorso…

Relazioni sociali →Visione condivisa →Capitale sociale/Fiducia →Sviluppo

…che parte da una rete di relazioni sociali pregressa, che viene raccolta attorno alla visione condivisa dell’obiettivo sopra descritto, che così facendo costituisce un capitale sociale intriso di fiducia, e che quindi può concretamente sviluppare progetti innovativi per la comunità tutta.

Il terzo elemento è COSA si propone di fare:
• Progetti di sviluppo dell’innovazione;
• Osservatorio dei temi critici della Sanità;
• Gruppi di studio dedicati;
• Tavole rotonde di esperti;
• Convegni aperti al pubblico;
• Attività di comunicazione.
Per tutte queste attività FareRete agirà da catalizzatore, mettendo in sintonia Istituzioni, clinici, cittadini, associazioni pazienti, pazienti stessi…insomma tutti gli stakeholder coinvolti.

Da questi elementi fondamentali possiamo trarre tre “buone norme”, utili da ricordarsi in caso di necessità di realizzare nuove iniziative:

• ci vuole un obiettivo definito, delimitato e condivisibile per partire;
• ci vuole un processo a passi successivi, anche di massima, che affronti le problematiche in ordine logico e consequenziale, obbedendo alle limitazioni normative e alle risorse disponibili;
• ci vuole un continuo flusso di energia per mantenere il processo attivo.

Da questa analisi è stato sviluppato e promosso la Prima edizione del Progetto PREMIO FareRete BeneComune, si concretizza in forme organizzative, che coincidono con la proposta di BeneComune, il Progetto PREMIO mira al miglioramento continuo dell’efficacia e dell’efficienza del Bene Comune in un ambito di Sviluppo Sostenibile e per aiutare l’Italia, ed in particolare i singoli territori, ad affrontare le tante debolezze dell’attuale modello di sviluppo, con idee Progetti, servizi pronti per l’utilizzo o già in utilizzo, scegliendo un sentiero di crescita sostenibile da percorrere fino e oltre il 2030. Quello di quest’anno sarà la prima edizione del Premio, che avrà continuità negli anni a venire, perché l’Associazione ritiene che pochi sono i premi che vengono istituiti in questi ambiti e soprattutto di così alto valore sociale.

Possiamo dire che noi partiamo da un’analisi elaborata anche da altre associazioni e movimenti e che la politica si prefigge come scopo, il perseguimento del “bene comune”, principio che mai deve essere svuotato fino a diventare un puro nominalismo; né deve essere piegato a letture di tipo ideologico. Ciò farebbe venir meno ogni possibilità di visione e quindi di obiettivo. Il bene comune – una volta individuato nei suoi elementi essenziali – deve poi essere tradotto e sviluppato all’interno di ogni aspetto della vita sociale e dell’ordinamento dello Stato, secondo un dinamismo ancorato da una parte ai principi fondamentali del bene stesso, e dall’altra alle peculiarità dei diversi ambiti.

Il Concilio Vaticano II ha definito il bene comune come “l’insieme di quelle condizioni sociali che consentono e favoriscono negli esseri umani, nelle famiglie e nelle associazioni, il conseguimento più pieno della loro perfezione” (Gaudium et spes 74). Evidentemente, la perfezione dei singoli, delle famiglie e delle associazioni, delle istituzioni che riflettono rimanda a qualche denominatore comune a tutti i diversi soggetti indicati, nonché all’interno di ciascuna categoria; altrimenti si dovrebbe semplicemente sommare ciò che ognuno – da solo o raggruppato – intende o desidera per sé.
In questa ottica, potrebbe sembrare che l’individualità debba essere sacrificata alla molteplicità, ma non è così, poiché ogni soggettività – sia individuale che collettiva – trova se stessa non esclusivamente in se

stessa, ma anche nella dimensione comunitaria: ogni “io”, infatti, è aperto a teso a un “noi” che non lo annulla o mortifica, ma lo arricchisce e lo compie in un rapporto dinamico di dare e ricevere. È questa relazione, a cui la società deve sempre tendere e convertirsi, che permette ad una moltitudine di diventare una comunità di vita, capace di integrare ognuno dei suoi membri – a cominciare dai più deboli – secondo giustizia.

Per questo delicato compito, è necessario incentivare e promuovere la capacità di dirigere le energie di tutti i cittadini, Istituzioni, associazioni e di tutti gli stakeholder verso l’individuazione del bene comune, ma non in forma meccanica o dispotica, bensì come forza morale alla luce della libertà e della coscienza del compito ricevuto.
In tale prospettiva, l’Associazione FareRete stima degna di considerazione l’azione di quanti si dedicano al bene della cosa pubblica in tutti i suoi aspetti e assumono il peso delle relative responsabilità.

Il “Premio FareRete Bene Comune” ideato, progettato e promosso dall’Associazione FareRete Bene Comune Innovazione Onlus ha lo scopo preciso di creare occasioni di conoscenza, comunicazione e condivisione dei progetti, che si distinguono per le due tematiche:

• Salute e Welfare: progetti dedicati all’accesso a servizi di assistenza sanitaria di qualità, anche attraverso le tecnologie del digitale; azioni a favore della prevenzione delle malattie; educazione e promozione dei corretti stili di vita; presa in carico delle persone affette da malattie croniche e degli non autosufficienti; soluzioni per l’assistenza territoriale e/o domiciliare e per la deospedalizzazione; med-tech. e/o intelligenza artificiale

• Istruzione di Qualità: progetti che abbiano ad oggetto il Capitale Umano e la sua educazione (in particolare educazione civica) quali ad esempio: migliore accesso all’istruzione a tutti i livelli; istruzione e
formazione nell’ottica del life-long learning; sviluppo competenze tecniche e professionali per l’occupazione; nuovi percorsi formativi ed educazionali.

Il “Premio FareRete Bene Comune” è rivolto a:
Enti centrali, Regioni e Province autonome, Strutture del Servizio Sanitario Nazionale, Industria, Aziende di Consulenza, Formazione, Servizi, Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL), Istituto Superiore di Sanità (ISS), Piccole e medie imprese innovative e start up, Istituzioni scolastiche, Università e Centri di ricerca, Società strumentali a partecipazione pubblica, Cooperative e Associazioni, Cittadine e Cittadini.

Il “Premio FareRete Bene Comune” sarà assegnato ai 4 (2 per ogni tematica) migliori progetti o servizi iniziative originali che sposino l’ideale visione del perseguire il bene comune in un ambito di sviluppo sostenibile e possano aiutare l’Italia ed in particolare i singoli territori ad affrontare le tante debolezze dell’attuale modello.

Il “Premio FareRete Bene Comune” ha già ottenuto i Patrocini dell’Istituto Superiore di Sanità e della Regione Lazio, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, UNAMSI ed altri sono in corso di definizione.

Vedremo come si svilupperanno i progetti e le iniziative proposte al Bandi del Premio FareRete, come si passerà dalle idee ai fatti…già perché citando il Santo Padre Francesco: “Esiste anche una tensione bipolare tra l’idea e la realtà. La realtà semplicemente è, l’idea si elabora. Tra le due si deve instaurare un dialogo costante, evitando che l’idea finisca per separarsi dalla realtà.” (Evangelii Gaudium 231)

Rosapia Farese
Ideatrice e promotrice dell’Associazione FareRete Innovazione il Bene Comune – il benessere e la salute in un mondo aperto a tutti -Michele Corsaro- Vice Presidente Associazione
rosapia.farese@medipragma.com
www.fareretebenecomune.it

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