Scrittore Sumero: puntata 0 – Serie Speciale

Un tavolo, io e lei, complici. Completo blu, camicia bianca, cravatta azzurra. Veste luminosa, bionda come i suoi capelli, occhiali che incorniciano i suoi occhi come i miei.

Tutte intorno vetrate imponenti, con migliaia di pesci tropicali che nuotano nella trasparenza di un oceano riprodotto, per accogliere ed avvolgere gli ospiti. Una sala in un acquario; magnifico.
Immersi nei fondali pranziamo; esclusivo.
Lei mi parla emergendo da una coreografia di 10.000 specie marine.
Ci raccontiamo con ironia i miei dialoghi con le persone del posto.
Sorridiamo, ridiamo, tanto.
Questo posto mi ricorda i films di 007.
Ancora di più, questo posto mi ricorda l’eleganza.
Pranziamo e le dico che scriverò una storia.
La musica lusitana mi porta nella metropolitana, entro con il sole che illumina le bianche palazzine valenciane, attendo il treno, mi siedo nel vagone quasi vuoto.
La mia stazione, eccomi , mi accompagnano le scale mobili in superficie, c’è la neve.
Colosseo, questa è la fermata Colosseo, sono sui Fori Imperiali, squilla il telefonino.
Rispondo, stando attento a non scivolare sulla neve ghiacciata.
Scrittore Sumero, buongiorno.
Dall’altra parte una voce mi avvisa di riprendere la metropolitana.
Strano, la neve a Roma, ci sono eventi naturali che non ti aspetti, che ti regalano il senso incredibile di unire le persone.
Quando la natura ti porta a costruire legami.
Ritorno su un nuovo vagone.
Bordeaux, mi attende un’auto, salgo, mi accompagna verso la costa  a sud ovest.
Dune immense, sabbia, montagne di sabbia imperiose come trincee davati all’Atlantico, Dune du Pilat.
Guardo un orizzonte, chiudo gli occhi, li riapro, colli toscani.
Proiettato in una piazzetta nel centro Medioevale, guardo il lago, le colline, la pianura, mi giro e cammino per il corso.
Inglesi, americani, russi, incrocio ogni sguardo.
Da solo salgo verso la fortezza percorrendo un sentiero in salita arginato da pioppi.
Da lì guardi lo spazio dove Annibale ed i suoi uomini incrociarono l’acciaio contro i romani di Gaio Flaminio, seconda Guerra Punica, Tuoro sul Trasimeno.
Passeggio e mi ricordo che ho un incontro ancora da fare.
Scale mobili, un tappeto verso sud, appuntamento davanti a quel campanile meccanico con l’orologio astronomico che da Strasburgo fu portato in riva allo Stretto.
Guardo il mare.
Ho sete, una limonata con acqua e sale.
C’è un posto dove i limoni sono più dolci ed ogni goccia è un ricordo che scorre sulle labbra, aprendole in sorrisi, altre gocce più aspre, bruciano consumandosi in smorfie di costrizione, che poi si liberano in distensiva libertà.
Non vi chiedete chi incontrerò, perchè questa è la prima puntata, la sigla di una serie speciale dello Scrittore Sumero.
Una storia per donne che sciolgono i propri capelli come cascate su sorrisi eleganti e uomini che non hanno paura di essere allegri.
Donne e uomini, musica e parole si intrecciano per svegliare le notti e saziare i giorni.
Mentre la sagoma scura ha alle spalle il tramonte su un mare prezioso, la musica accompagna le onde.
Ci incontreremo presto, questa è la Puntata 0.

                                            Scrittore Sumero

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