Viandanti Sociali: dalla Piramide al Giardino Giapponese

Se percorreste il Lungotevere di Pietra Papa a Roma arrivereste ad un piccolo parcheggio all’incrocio con Via Fermi; potreste parcheggiare lì la macchina e seguirci con l’immaginazione. Vedreste oltre al fiume la struttura del Gasometro, archeologia industriale del XIX secolo. Serviva per raccogliere il gas di città, in disuso con l’arrivo del metano, ora le quattro torri di ragnatela del quartiere Ostiense catturano le luci dei tramonti romani.
Suggestivi colori delineati in reti metalliche per occhi fantasiosi.
Totò, Verdone, Sordi, il meglio del cinema ha elevato queste strutture a sfondi per monumentali scenografie.
Alle spalle c’è il ponte della Garbatella, dedicato a Settimia Spizzichino, progettato dall’architetto Francesco Del Tosto, che ha avuto tanti riferimenti ispiratori: i Gasometri stessi, le strutture del dna e il ponte di Calatrava a Valencia o quello di Reggio Emilia.
Quel ponte vi porterà tramite Circonvallazione Ostiense al caratteristico mercato della Garbatella: er panino con la porchetta ce sta tutto.
Dal piccolo parcheggio, dove ritorniamo, possiamo incrociare il Mavi, innovativo locale, che sperimenta la cucina romana con estrema fantasia. Saliamo per via Fermi, considerando un drink al Rewine, ed arriviamo al commercialissimo viale Marconi, con la parallela via Oderisi da Gubbio. Lunghe passeggiate da shopping per tutte le tasche e tutti i gusti. Vi segnaliamo i nighiri di riso venere del ristorante asiatico Sushi Five, la pajata della Taverna del Vicolo e dell’angolo de Trastevere, il polpo arrostito di Per Bacco oppure i gelati e il cibo delle gelaterie e delle gastronomie di piazza Fermi.
Una edicola dedicata ai fumetti usati attira i lettori del genere.
Se scendeste nuovamente verso il parcheggio per via Blaserna sarà un negozietto specializzato in infusi a cogliere l’attenzione: la Via delle Spezie.
Guardate nuovamente il Gasometro e raggiungete il Gasometro ’38, un ampio locale giovanile dove lo chef padovano Antonio vi deliziera’ con un accostamento venetoromanesco: chiedetegli del baccalà mantecato.
Il nostro percorso ad est ha il suo estremo nella Piramide Cestia.
Il ricco Gaio Cestio Epulone fece inserire nelle sue disposizioni testamentarie che gli eredi avrebbero potuto avere il suo patrimonio se avessero costruito in 330 giorni una piramide come monumento funerario. Presto detto e in anticipo, nel 12 A C fu completata la Piramide di Roma.
Proprio lì trovate il Polo Museale dell’Atac, dove tra vagoni storici da visitare,  la passione dell’ urbanista Tony Fabbroni ha dato vita al caffè letterario versione estiva e ad un ristorante sui binari.
Dai tavoli la luna e la Piramide sono una visione affascinante, unica.
Un salto verso ponente ci porta nuovamente all’ansa del Tevere sul ponte di viale Marconi, per poi proseguire verso l’abbazia delle Tre Fontane. Una oasi rurale dei Frati trappisti racchiude il luogo del Martirio di San Paolo. Lì tre fontane sono apparse nei tre punti dove è rimbalzata la testa del Santo.
Vi segnaliamo che l’abbazia delle Tre Fontane tra il IX e il XII secolo crebbe per importanza tanto da annettere e governare i Feudi della Maremma, Ansedonia, Monte Argentario, Orbetello, Isola del Giglio e Capalbio e da affiliare cinque abbazie: Nemi, Ponza,  Monoppello, Montalto di Castro e Grifai in Sardegna. Praticamente un microstato che durò fino al 1981, quando Giovanni Paolo II riaffido’ quei territori alle rispettive Diocesi.
Da lì proseguite tra via del Serafico e via del Tintoretto e alle spalle dei palazzi di via Solario potete gustare vini e taglieri all’enoteca la Nuvola Rosa. Un biglietto da visita della toscana Cortona a Roma.
Riscendiamo al momumentale quartiere dell’Eur, incontriamo per i più piccoli il rinnovato Luneur, per ammirare il magnifico Palazzo della Civiltà Italiana, detto il Colosseo quadrato o la Groviera.
Costruito tra il 1938 e il 1953 giganteggia a Roma. Non vi perdete la luna che si incastona tra le sue illuminazioni, magari venendo dalla sopraelevata che viene da Fiumicino.
Tutto il quartiere razionalista è quanto di più bello sia stato fatto nel ‘900, anzi l’ Eur è il ‘900.
Una passeggiata ai Laghetti vi rilassera’, lì il Giardino Giapponese e i vialetti per assistere alle gare di canottaggio.
Abbiamo parlato di Giappone, allora un sushi da Daruma c’è tutto sotto alla immensa scalinata della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo.
Per gli amanti di sigari e caffè c’è Palombini, per gli arancini i Siciliani. Tanti i bar per la sera e la movida dei dolci notturni.
Non siamo stanchi, ci sediamo ad una panchina, perché queste strade, queste piazze, questi palazzi, da Piramide ai Laghetti, passando per Marconi e Tre Fontane, Garbatella ed Ostiense, per chi è nato nel ‘900 li sente propri.
La luna appare ovunque nel Mondo, ma quando sfila da queste parti indossa l’abito più elegante che gli occhi possano ammirare.
I racconti romani narrano che nelle acque delle fontane, dei laghetti e del Tevere in queste zone nuotino al chiarore di luna due specie ittiche rare e belle: la Tinca Pigra e la Carpa Imperiale; provate a cercarle.

Nicola Tavoletta

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