“ E lo fece davvero”

Quattro parole essenziali  che Norman Mailer, leggendario scrittore e giornalista nord americano, usò per definire cosa successe nel piccolo stato Africano dello Zaire  a Kinshasa il 30 ottobre 1974.
Si riferiva all’impresa del favoloso pugile peso massimo  Muhammad Alì, prima noto come Cassius Clay, che  contro ogni pronostico sconfisse il terrificante George Foreman in una profonda notte italiana che ricordo come fosse ieri.
Alì, 32 anni, rappresentava la restaurazione; Foreman, 25 anni, la new age del pugilato.
Alì era stato campione olimpico dei pesi massimi a Roma nel 1960. Aveva conquistato il titolo nel 1964 battendo in modo clamoroso un ferocissimo Sonny Liston in un  incontro controverso. Nel 1968 si era rifiutato di combattere la guerra del Vietnam che stigmatizzò in una frase durante un‘intervista veloce. Alla domanda del giornalista rispose: So dove si trova il Vietnam. E’ in televisione.

E la federazione americana della boxe  gli tolse il titolo e la licenza per combattere. E in quella data, riabilitato allo sport dal 1971, se lo riprese con tutti gli onori.
Alì, o Clay, è stato indubbiamente uno degli uomini più influenti del secolo scorso. Nessuno ha fatto più di lui per la casa della parità di riconoscimento per i neri americani e di tutto il mondo.
Ma soprattutto sconfisse all’ottava ripresa George Foreman , il peso massimo che aveva devastato Joe Frazier e che era il terrore di tutti i pesi massimi del momento.
Il giorno dopo in quasi tutti gli istituti scolastici della mia  città si presentarono pochissimi studenti, tutti gli altri me incluso beccarono la nota e da allora  il pugilato non fu mai più all’altezza di quell’incontro fantasmagorico.
“ E lo fece davvero”
Ecco, le parole.
Promise al mondo una cosa ritenuta impossibile e la fece davvero.
La politica italiana è all’altezza di fare davvero quello che annuncia e promette?
Quanto è capace di rischiare, rischiare davvero, per realizzare i propri obiettivi?
Si puo’ obiettare che quello era solo un incontro di pugilato e riguardava solo i due sfidanti e chi vi aveva scommesso sopra.
No. In quel momento c’era in ballo la causa degli afroamericani e delle minoranze nel mondo.
Cose che pesano sulle spalle, cose che danno forti motivazioni e che richiedono grandi strategie, intuito e volontà a non finire.
E noi possiamo dire della politica degli ultimi decenni, di un leader politico italiano  “ E lo fece davvero”?
Oltre che vincere le elezioni a me non risulta che alle promesse sia poi seguito un ko , una vittoria che abbia rappresentato una vittoria vera per il popolo.
E temo proprio che i sbadigli la faranno da padrone, in attesa che la politica italiana attuale faccia qualcosa davvero e che si assuma vere responsabilità.

El Merendero

alì, foreman

 

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