Celebrato il V Congresso provinciale FAP Acli

Ieri, 17 Aprile, si è svolto il V Congresso provinciale della Federazione Anziani e Pensionati (FAP).

L’Assemblea, presieduta dal Segretario regionale Giovanni Gidari, ha eletto il nuovo Comitato provinciale dell’organizzazione, così composto: Donato Romagnuolo,Franco Assaiante, Valme Nali, Luigi Attanasio, Giuseppe Bellamio, Michele Damiano, Fernando Del Giorno, Antonio Luciani, Eugenio Petetta.

E delegati al Congresso nazionale, Donato Romagnuolo e Franco Assaiante; mentre delegati al Congresso regionale sono Romagnuolo, Assaiante e Michele Damiano.

Il nuovo Comitato provinciale si riunirà entro quindici giorni per eleggere il Segretario e la Segreteria.

La relazione è stata svolta dal vice Segretario uscente Franco Assaiante, che ha espresso gli orientamenti sociali e politici per una programmazione di mandato, ma ha anche fatto una riflessione sul quadriennio passato.

Il Presidente provinciale delle Acli, Maurizio Scarsella, sottolinea il valore politico dei contenuti di questo Congresso e la funzione sociale della FAP per rigenerare l’impegno dei pensionati, continua il Presidente: “Le Acli provinciali di Latina, per tutte le loro articolazioni associative, da anni hanno intrapreso un percorso di integrazione sociale nella visione politica della dottrina sociale. In questa Provincia molte amministrazioni comunali hanno interpretato il momento collaborando con il Terzo Settore per nuove progettualità, altre sono, purtroppo, autoreferenziali, esprimendo un decadimento sociale che è certificato dalla stessa classifica del Sole 24Ore”.

Donato Romagnuolo, Segretario uscente della FAP, ha dichiarato: “In questi quattro anni abbiamo avuto attenzione con progetti diffusi del benessere, della salute e dell’alimentazione degli anziani, svolgendo incontri e seminari; abbiamo offerto visite mediche a tutti i soci, nonché coinvolto decine di donne e uomini in percorsi di formazione e anche in viaggi. Sono stati quattro anni intensi che vogliamo rilanciare in un altro mandato dove le competenze, le capacità e l’esperienza degli anziani possano essere un contributo efficace per le soluzioni dei problemi delle nostre città. Dopo l’età lavorativa – conclude Donato Romagnuolo – le competenze rimangono, ma è anche vero che non si può esagerare nell’alzare troppo l’età della pensione”.

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