Acli Terra Latina: la nuova Pac e i vantaggi per l’ambiente

L’erba medica è sicuramente una pianta importante per la zootecnia italiana, grazie alla sua capacità di valorizzare rese e qualità dei prodotti finali derivati. Per alcuni anni però ha vissuto nascosta da un cono d’ombra, che ha portato ad un calo dell’8,6% di ettari coltivati e del 24,5% dei quintali prodotti (fonte dati Istat).

Oggi nuovi scenari produttivi, economici e politici possono farle vivere un nuovo rinascimento. La dimostrazione è anche data dal crescente entusiasmo con cui è iniziata la stagione agraria 2018, dopo anni non certo scoppiettanti. Le motivazioni di questo trend positivo sono dovute principalmente agli obblighi imposti dalla Pac e dall’applicazione del greening, ed alle migliori quotazioni di mercato.

A spiegarci le novità della Pac è Agostino Mastrogiacomo, Presidente provinciale di Acli Terra, il quale dichiara: “Negli scorsi anni per ricevere i pagamenti diretti bastava svolgere l’attività agricola mentre da oggi sino al 2020 sarà necessario svolgere anche attività per rispettare l’ambiente (suolo, aria ed acqua), implementare l’innovazione tecnologica in azienda, aggregarsi e collegarsi con il mercato e con l’industria di trasformazione. Tutti elementi che portano ad un taglio stimato del 35% circa degli attuali pagamenti ma che contribuiranno ad aumentare le rese ad ettaro e razionalizzare i costi di produzione. 

Questi nuovi impegni ambientali – continua Agostino Mastrogiacomo – permettono di migliorare la fertilità dei suoli, diminuire l’uso e la dispersione di agrofarmaci e di fertilizzanti, usare in maniera più razionale l’acqua di irrigazione. E l’erba medica può qui svolgere un ruolo molto importante. Per questo motivo si prospetta un incremento delle superfici coltivate. I vantaggi introdotti sono diversi, in particolare introdurre l’erba medica facilita il soddisfacimento degli obblighi imposti al greening, che prevede il rispetto di tre pratiche benefiche per il clima e l’ambiente: diversificazione delle colture, mantenimento dei prati permanenti e presenza di un’area d’interesse ecologico. A fronte di queste attività l’agricoltore riceverà il pagamento verde (una delle componenti del nuovo sistema dei pagamenti diretti)”.

Conclude il Presidente Provinciale di Acli Terra: “ Un’altra interessante novità è il divieto di usare prodotti fitosanitari su superfici dichiarate ai fini Efa-Ecological Focus Area, tra cui rientrano le azotofissatrici (l’erba medica è una di queste). In questo modo l’Unione europea riconosce un ruolo ambientale maggiore alle suddette colture e limita gli effetti negativi derivanti dal divieto di utilizzo dei prodotti fitosanitari, riducendo le perdite economiche per gli agricoltori”.

Le modifiche apportate alla Pac sono sicuramente elementi molto positivi per l’erba medica. Ma non sono i soli elementi che permetteranno un rinnovato interesse verso questa tradizionale coltura made in Italy. Anche il mercato e le sue tendenze fanno la loro parte. E’ in atto oggi un trend positivo verso il biologico e i prodotti considerati più naturali. Questi aspetti porteranno a spostare l’alimentazione delle bovine da latte verso foraggi affienati e non insilati. E l’erba medica si presta perfettamente a questo modello di alimentazione zootecnica. Più domanda porta a più offerta e più offerta porta a prezzi più alti e migliori prospettive di reddito.

immagine agostino

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