Scrittore Sumero: verso le elezioni, comparse e coprotagonisti

Biro, il signor Biro, era un uomo, un uomo povero che cercava rifugio su un marciapiede, quando vide che le biglie dei ragazzi che giocavano, rotolando sull’olio lasciato da un’auto, continuavano il loro tragitto lasciando una scia nera.
Gli scattò l’idea di una penna con una sfera continuamente irrorata dall’inchiostro.
Penna Biro.
Trovarsi in un posto interpretando il messaggio della storia, questo è un segreto.
Poteva ignorare tutto questo, poteva annoiarsi, poteva protestare per la sua povertà, ma ha scelto di scrivere una storia.
Mi ha colpito la storia della guida alpina che, salvando una donna in gravidanza sulle alpi, potrebbe rischiare una condanna per favoreggiamento della immigrazione clandestina.
Una guida è una guida.
Due storie diverse, ma di riscatto.
Due intelligenze che hanno scelto.
In questa fase politica italiana ci troviamo nella imbarazzante situazione dove le sintesi non si perseguono e la nobile elaborazione del compromesso viene evitata, scansata , come fosse un peccato.
La interpretazione della storia viene evitata rincorrendo l’eccitazione del momento.
Le scelte sono per il glorioso istante oppure per l’istante di gloria.
Quella guida ha scelto di servire la comunità, non solo di salvare una donna.
Biro ha scelto di non protestare contro la comunità per la sua povertà, ma di servire l’evoluzione della sua stessa comunità.
Ritengo straordinariamente importante il governo delle comunità, anche le più piccole, e ritengo la sintesi e il compromesso strumenti armoniosi.
La scelta intelligente di chi si candida a svolgere il servizio di governo passa proprio per la capacità di interpretare l’uso di questi due strumenti.
Sintesi e compromesso e per entrambi ci vogliono l’intuizione di Biro e il coraggio della guida.
Governo delle comunità, da quella nazionale a quelle locali, ai comuni.
Non sciupiate il tempo, la storia, per un mese da comparsa.
Sintesi e compromesso politico per lo sviluppo delle nostre comunità, per una storia da coprotagonisti.
Ora vi attendereste il confronto tra lui e lei, la donna e l’uomo, il racconto di sguardi e sensazioni, parole e pensieri tra i lui e le lei.
Come negli altri articoli la descrizione di sfumature tra sguardi di uomo e di donna.
No, non c’è, manca.
Non lo scrivo.
Non posso scriverlo perché la differenza tra uomo e donna è armonia piacevole quando si completa in sintesi, compromesso, ma quando mancano queste attitudini c’è la solitudine della indifferenza.

Scrittore Sumero

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