I dati dell’Osservatorio statistico sul Rei

Oggi si è svolta a Roma la conferenza stampa a cura di Inps e Ministero del Lavoro per presentare i dati dell’Osservatorio statistico sul Reddito di Inclusione (REI). I dati evidenziati rivelano che sono stati raggiunti dal Rei 316.693 persone (110 mila famiglie) mentre altre 47.868 persone sono state interessate dal Sia (il Sostegno di inclusione attiva). Nel Lazio, sono 21.218 le persone coinvolte dal REI e 8.110 i nuclei familiari
Per il premier Gentiloni «il Rei funziona, è una buona notizia, una tappa importante. Dobbiamo quindi proseguire, rafforzandolo con nuove risorse, gradualmente. Ma non buttando a mare il lavoro che è stato fatto. Abbiamo uno strumento di tutela universale che può essere potenziato e rafforzato».
Il presidente Inps, Tito Boeri ha spiegato come “cumulando il Sia, il Rei e le misure regionali di contrasto alla povertà abbiamo raggiunto quasi 900 mila persone. Possiamo dire che in Italia un reddito minimo c’e (…) Siamo intorno al 50% della platea obiettivo. E’ un risultato importante. Dando più risorse al Rei potremmo raggiungere platee più vaste. Spero non si voglia mettere in discussione questo strumento e impedire che il processo vada avanti».
Per Rossini, il Portavoce dell’Alleanza contro la Povertà, «i dati dicono che il Rei è uno strumento efficace in particolare nell’attenzione al sud a alle famiglie numerose e con disabili. È la strada giusta e dobbiamo continuare a percorrerla». Le persone beneficiate da misure di contrasto alla povertà infatti sono, nel primo trimestre 2018 quasi 900 mila e 7 su 10 dei beneficiari risiedono al Sud Italia. Campania in testa, seguita da Sicilia e Calabria.
In conclusione, secondo il portavoce dell’Alleanza «i dati ci dimostrano che lo strumento è quello giusto. È importante proseguire su questa strada, rafforzandolo sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. È infatti necessario aumentare le risorse per raggiungere tutte le persone in povertà assoluta e per ampliare l’importo del beneficio economico erogato. È altrettanto importante investire sui servizi del welfare locale, chiave essenziale per far sì che la misura sia efficace in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Ad un anno dalla firma del memorandum, possiamo esprimere apprezzamento per il lavoro svolto».

 

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