La vittimologia

La vittimologia è una scienza che studia il rapporto che la vittima ha con il proprio aggressore ed il ruolo che ha avuto all’interno della “particolare” situazione, di solito un reato,  inoltre studia il contesto ambientale in cui è avvenuto il fatto.

Purtroppo si parla della vittima solo al momento del fatto-reato ovvero quando accadono delle aggressioni, delle molestie (che possono essere di varia natura) od addirittura dei decessi ed il più delle volte ci si concentra solamente e soltanto sull’autore.

Questa scienza approfondisce la fenomenologia della vittima entro il quale è stata compiuta l’azione criminale, le conseguenze fisiche, psicologiche e sociali.

La vittimologia nasce come scienza autonoma all’interno della criminologia nel lontano 1948, con un articolo del dr. Heans Van Henting, e nel 1956 Mendelson coniò il termine “vittimologia” con “scienza della vittimalità”.

Gli scopi della vittimologia sono prettamente diagnostici, difatti sono molto utili per poter diagnosticare la situazione e le problematiche che ne conseguono.

Gli studiosi hanno evidenziato tre tipi di vittime privilegiate: le donne, i bambini e gli anziani.

La categoria più a rischio sembrerebbe essere, dalle ricerche effettuate, l’anziano truffato ovvero il soggetto che ha superato gli 85 anni e che risulta debole a livello mentale.

Sono molte le situazioni che vedono le persone indossare i panni della vittima: il bullismo (nei minori), il cyber bullismo, gli abusi sessuali, lo stalking, il mobbing.

Negli ultimi anni è stata evidenziata la propensione a divenire “vittima”.

Poiché uno dei problemi più controversi è l’attribuzione della colpa alla persona vittima: la teoria dei fattori ambientali sostiene che l’ambiente ed il contesto possono influenzare una vittima ad incontrare l’aggressore.

In alcune persone vi è la propensione al vittimismo e contrariamente a quanto si pensa gli uomini tra i 24 ed i 34 anni sono più propensi ad essere vittime di recidive.

È stata approfondita la “cultura del vittimismo” ove la vittima rivela il proprio status asserendo di essersi creata da se la vicenda per poter attivare simpatie di colleghi e/o amici.

Dott.ssa Alessia Micoli, psicologa e criminologa

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