Scrittore Sumero -Minerva: dialoghi sull’affetto della madre e l’efficacia
Sumero: “Ho letto che la pubblicazione di uno studio scientifico ha rivelato che l’affetto di una madre ha efficacia positiva sullo sviluppo di un bambino. Mi chiedo perché gli individui cerchino una efficacia o una funzionalità in tutto. Un concetto così banale, naturale, che fa sorridere. È l’umanità, una grandezza al di sopra dell’efficacia; la ricchezza della imperfezione e della differenza. Sorrido, tu cosa pensi amica mia, non ti vedo, ma so che ci sei Minerva”
Minerva: “Minerva osserva silenziosamente e raccoglie immagini, gesti, parole che traduce in un codice chiaro alla sua logica, ai suoi occhi, al suo percepire. Mio caro Sumero, tu osi parlare di umanità. Sei certo di sapere cosa sia?”
Scrittore Sumero: “veleggio nel mare dell’umanità tra i venti della coscienza e della incoscienza. Cerco gli approdi differenti della sua essenza orientandomi con gli astri di una cultura identitaria che è ancora flebile, ma fa luce. Minerva, non so chi sia, ma la durezza della tua domanda è una motivazione”.
Minerva: “Durezza o verità?! Di che umanità parli? Di quella che immagini, che vorresti o di quella che i mortali credono esista ma che si é persa nei meandri del loro stesso egoismo? La guerra é sempre stata il principale divertimento dell’umanità e se per l’umanita vi é una sola speranza di salvezza questa non potrà che venire dal bambino perché in lui si costituisce l’uomo e la nuova umanità “
Scrittore Sumero: “a giugno auspicai la capacità del popolo trapanese di ribellarsi democraticamente al condizionamento giudiziario del voto al ballottaggio elettorale e così fu. Ballottaggio annullato perché il popolo non volle scegliere in quelle condizioni. Ora ho scritto della non giustezza della indipendenza catalana e il popolo ha capito che la ragione non è nella pulsione dei bisogni, ma nei ragionamenti. A Bruxelles una casa la troveranno. Ho già parlato dei romani illusi dalla purezza grillina, ora un sussulto romano nella culla dell’umanità è auspicabile. Sicuramente non ho bevuto tutta la cantina dell’umanità, ma visti i mie auspici realizzati posso vantare qualche buon calice assaporato”.
Minerva: ” Sumero, ti é facile trovare parole di conforto che spieghino il senso della tua umanità ma come spesso accade esordisci con concetti e parole che bramano poesia e sentimento e finisci col ritrovarti in un spazio in cui la materialità prende il sopravvento. L’affetto di una madre ha efficacia positiva sullo sviluppo di un bambino, hai detto, e in questo tu ci hai trovato umanità. Il tuo esordire é ben diverso dal tuo attuale proferire. Tu stesso ti allontani da ciò che può rendere umani. Politica e grillini non sono la risposta alle domande di cui un essere umano va in cerca. Una mamma diversamente può costruire un percorso che accompagni ogni individuo verso la risposta dell’unica domanda che abbia merito e senso di essere posta: ” Perche esistiamo?”
Scrittore Sumero: “Minerva amica mia, l’umanità è tale perché si sporca le mani, vive nei bassi fondi, nelle trame politiche, vive i tradimenti, l’amore, la giustizia, la corruzione, il materialismo e la spiritualità. L’umanità è l’economia e la beneficenza. L’umanità è quel passito a Trapani mentre il popolo sceglie la democrazia, ma è anche la purezza del bambino. Io provo a viverla. Minerva, ti lascio l’ultima parola per tre motivi: sono un galantuomo e tu sei una donna, io ancora tengo alle differenza tra uomo e donna. Alla diversità. Per pragmatismo: se non ti lasciassi l’ultima parola non finiremmo più. Mentre tu parli apro, terzo motivo, la bottiglia con la quale brinderemo, perché siamo peccatori incalliti.
Minerva: “La mia natura é quella di una dea, la tua di umano fatto di fragilità, debolezza, difetti, imperfezione, in un mondo in cui l’illusione é cosa stabilita dal triste effetto della perdita di valori. Tu confondi, amico Sumero che mai ho veduto, la carne con l’anima. Sono cose differenti. La carne si nutre di imperfezioni, l’anima di amore. E dici bene sulla diversità tra un uomo e una donna. Mai l’uomo potrà raggiungere il passo di una donna, in quella che è la sua natura e in quello che è il suo sentire. Ricordati Sumero, che tu esisti perché ella esiste. Senza la quale tu non saresti né carne né anima” Brinda al suo valore!”