DANESE (FORUM TERZO SETTORE LAZIO): BENE GOVERNO SU INCLUSIONE SOCIALE, ORA MASSIMA SINERGIA TRA TUTTI GLI ATTORI SOCIALI E PRODUTTIVI E ATTENZIONE A CETO MEDIO IMPOVERITO

POVERTA’ – REDDITO INCLUSIONE
DANESE
(FORUM TERZO SETTORE LAZIO): BENE GOVERNO SU INCLUSIONE SOCIALE, ORA MASSIMA SINERGIA TRA TUTTI GLI ATTORI SOCIALI E PRODUTTIVI E ATTENZIONE A CETO MEDIO IMPOVERITO
 
E RICERCARE MASSIMA SINERGIA E CONVERGENZA TRA TUTTI GLI ATTORI SOCIALI E PRODUTTIVI, NO PROFIT E PROFIT
 
“Apprezziamo molto, come Forum Terzo Settore Lazio, il recentissimo varo del reddito di inclusione (Rei) e delle altre misure da parte del Governo Gentiloni, perché finalmente anche l’Italia si dota di uno strumento significativo ed utile. Una misura ad hoc, sostenuta dall”Alleanza contro la povertà’, a favore delle tante persone e famiglie in grave difficoltà.”
Queste le parole di Francesca Danese, Portavoce del Forum Terzo Settore del Lazio, l’organismo che riunisce oltre trenta reti del volontariato, dell’associazionismo, della cooperazione sociale italiana e di solidarietà internazionale nel Lazio (dalle Acli all’Arci, al Modavi, Mcl, Cds-Casa diritti sociali, la Croce Rossa del Lazio, le realtà attente agli anziani come Ada, Anteas e Auser, fino alle tre grandi centrali della cooperazione sociale, e molti altri) e che coinvolge oltre un milione di persone della regione.

“Sottolineiamo però due elementi: in primis la necessità di una buona implementazione del Rei e delle misure contro la povertà assoluta. Auspichiamo, infatti, che i Comuni – per il loro ruolo centrale – riescano, uniformemente su tutto il territorio nazionale, con i loro operatori a realizzare un coerente percorso della presa in carico delle persone seguite nei programmi personalizzati.

Inoltre, ci preoccupa il fatto che pur arrivando a raggiungere positivamente circa 1,8 milioni di persone in stato di totale povertà, restano comunque fuori dal percorso molti nostri cittadini, quel ceto medio – prosegue Danese – grandemente impoverito dalla crisi economica di questo decennio.
Quindi, la speranza del Forum Terzo Settore Lazio è che le risorse e la platea dei cittadini ‘coperti’ siano ampliati.
Resta comunque fondamentale il far emergere dall’area dell’indigenza e dalla marginalità e sospingere verso il lavoro e la piena dignità, tanti nostri concittadini. Dopo i tanti tagli lineari degli anni passati ed una prima inversione di tendenza, sarà necessario reperire ed investire nuove risorse nel campo del welfare – che non si deve tradurre con un assistenzialismo vecchio stampo che non ci interessa-, e che invece orientate positivamente, significherà sviluppo e crescita economica delle singole comunità e di tutto il Paese.

Intanto, desidero ringraziare i parlamentari del Lazio di tutti gli orientamenti che si sono impegnati per questo provvedimento.
Come reti del Terzo Settore nel Lazio – conclude Danese – collaboreremo al massimo per mettere assieme non solo il mondo associativo, del volontariato e della cooperazione sociale, ma in particolare, intendiamo coinvolgere stabilmente il settore produttivo – a partire dalle Camere di commercio, – al fine di realizzare le più estese sinergie e nuovi, chiari ed intensi rapporti tra mondo profit e no profit.
Un interessante modello, da noi sostenuto, che peraltro era già delineato nella legge 328 del 2000.”


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