Portonaccio: la Corsia preferenziale che c’è ma non si vede.
Oltre 150mila multe potenziali – da 80 euro l’una, 94 trascorsi 5 giorni – per i romani che a maggio sono transitati con la propria auto nella nuova corsia preferenziale tra via di Portonaccio e via Tiburtina.
Tante sono, infatti, le fotografie scattate dalle videocamere posizionate a guardia della corsia secondo l’accesso agli atti effettuato dal capogruppo di Fdi-An in Campidoglio, Fabrizio Ghera: informazioni ‘sommarie e da verificare’, visto che potrebbero comprendere anche i mezzi pubblici, ma che restituiscono il quadro della situazione, di cui l’amministrazione M5S ha già preso atto ammettendo l’insufficienza della segnaletica apposta e della comunicazione effettuata approvando una mozione in Assemblea capitolina che prevede il ritiro in autotutela delle sanzioni elevate agli automobilisti fino al 2 maggio.
“Qualcuno, da solo – come riportato dall’agenzia Dire – ha anche ricevuto 80 verbali ‘fiume’, a un altro cittadino sono state notificate multe per 4mila euro, ad altri anche 7-8 mila euro. I dati sono emersi stamattina (24 agosto 2017) nel corso della seduta ad hoc della commissione Trasparenza di Roma Capitale, convocata dal presidente Marco Palumbo (Pd), a cui l’agenzia Dire ha assistito”.
Il Campidoglio, come detto, sta correndo ai ripari provvedendo a un nuovo piano di comunicazione e a installare una segnaletica orizzontale e verticale. “La segnaletica era evidentemente insufficiente, ora l’amministrazione ha messo una pezza con una segnaletica molto chiara ma la situazione resta confusa per quanto riguarda le multe già comminate” ha commentato Palumbo.
Nel frattempo, però, in pochi giorni su Facebook si è costituito un Comitato spontaneo contro le multe di via di Portonaccio con quasi 6mila membri che hanno raccolto con ampia documentazione fotografica la situazione della segnaletica prima e dopo la riapertura della preferenziale: durante la scorsa settimana sono cominciati ad arrivare i primi verbali risalenti a inizio maggio, e ora i cittadini annunciano una class action con almeno 7-8mila ricorrenti. “O ci sono davvero migliaia di deficienti e masochisti oppure questa segnaletica è insufficiente e non è visibile: con un ricorso così si vince a mani basse” hanno detto i rappresentanti del Comitato presenti in commissione.