Terremoto: nuove agevolazioni per chi ha perso tutto

Sarà più semplice accedere al Sia, sostegno per l’inclusione attiva, per i residenti delle aree terremotate del centro Italia. A sancirlo un decreto del ministero del Lavoro pubblicato in gazzetta ufficiale il 17 agosto scorso.

“In tutta Italia – si legge in una nota diramata alla stampa – il Sia è attualmente riservato ai nuclei familiari con Isee inferiore a 3mila euro e in particolari condizioni di bisogno (in particolare, presenza di figli minorenni, di figli disabili o di donne in stato di gravidanza); il sostegno economico varia a seconda del numero di componenti il nucleo familiare, fino a un massimo di 400 euro mensili per nuclei di 5 o più persone, incrementati di 80 euro in caso di genitore solo. Con il decreto appena pubblicato, riferisce la nota, per le famiglie residenti nei Comuni del cosiddetto cratere da almeno due anni al momento degli eventi sismici, il Sia sarà riconosciuto sulla base del solo Isee e con una soglia doppia rispetto al resto del Paese, pari cioè ad euro 6mila”.  

“Particolari deduzioni – spiega ancora il Ministero – sono previste nel caso in cui il nucleo familiare sia proprietario di immobili distrutti dal sisma o dichiarati inagibili o soggetti a provvedimenti temporanei di esproprio: per la richiesta del Sia tali immobili non rileveranno a fini Isee. Il sostegno durerà dodici mesi e potrà essere richiesto a partire dal 2 settembre e fino al 31 ottobre. Il Sia è la misura temporanea di contrasto alla povertà che il Governo ha lanciato nella seconda parte del 2016 come ‘ponte’ verso il reddito di inclusione (Rei), lo strumento strutturale di sostegno al reddito delle famiglie in condizione di povertà, nell’ambito di un più ampio progetto di inclusione attiva, che è alle battute finali del suo percorso legislativo e che esordirà effettivamente nel gennaio 2018.

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